Sanremo

  • Sanremo Estate, in alto mare i lavori per il Festival estivo di Amadeus

    31
    Mag
    2021

    Una versione estiva del Festival di Sanremo per aiutare la cittadina ligure, dopo un’edizione a porte chiuse della kermesse canora italiana. L’idea di Amadeus è ancora sui tavoli della Rai e ancora in fase di valutazione.

    Leggi tutto l’ articolo »
  • Eurovision 2022, nella lotta tra Milano e Roma spunta l’autocandidatura di Sanremo

    24
    Mag
    2021

    L’Eurovision del 2022 si terrà in Italia grazie alla recente vittoria dei Maneskin; il festival musicale torna dopo 31 anni nella nostra terra e ora “tutte lo vogliono”.

    Leggi tutto l’ articolo »
  • La Rai vuole Amadeus per Sanremo 2022 ad ogni costo

    29
    Apr
    2021

    Amadeus ha più volte dichiarato che non ci sarebbe mai stata alcuna possibilità di riportarlo per la terza volta sul palco del Teatro Ariston. Dopo Sanremo 2020 e lo strano Sanremo 2021, il conduttore ha sempre escluso ogni possibilità per Sanremo 2022.

    Leggi tutto l’ articolo »
  • Conduttori Sanremo 2022: Mara Venier potrebbe realizzare il suo sogno

    15
    Apr
    2021

    Si parla già del Festival di Sanremo 2022. Archiviata da poco più di un mese l’edizione del 2021, la più strana della storia della kermesse canora italiana data la totale assenza di pubblico e di eventi secondari a causa delle misure di sicurezza dettate dalla pandemia, si accendono i riflettori sulla prossima edizione.

    Leggi tutto l’ articolo »
  • Billboard Global, per la prima volta quattro posti sono per l’Italia

    19
    Mar
    2021

    Per la prima volta quattro brani cantati in italiano, e lanciati da Sanremo 2021, entrano nella Billboard Global Excl. U.S. del 20 marzo, che considera i 200 pezzi più ascoltati in streaming e venduti in digitale al mondo, esclusi gli Stati Uniti.

    Al numero 100 c’è Chiamami per nome di Francesca Michielin e Fedez, canzone arrivata seconda al festival, con 11,4 milioni di stream e 3.300 download. Alle spalle della coppia, al numero 106, i vincitori del Festival, pronti a calcare il palco dell’Eurovision Song Contest: i Maneskin, con Zitti e buoni, 11,1 milioni di stream e 3.500 download.

    Musica Leggerissima di Colapesce e Dimartino e Voce di Madame debuttano rispettivamente alle posizioni 120 e 146 della classifica: il primo brano, quarto classificato al Festival di Sanremo, è il più venduto, con 4.800 download e oltre a 9,3 milioni di stream, fuori dagli Stati Uniti, mentre Voce raccoglie 8,8 milioni di stream e 1.500 download.

  • Sanremo 2022, la Rai chiama Laura Pausini

    17
    Mar
    2021

    Si è appena chiuso il tormentato capitolo del Festival di Sanremo 2021 ma nonostante questo la Rai si è già attivata per cercare il nuovo conduttore o conduttrice, dato il ritiro di Amadeus.

    La prima ipotesi ricade su una persona già molto nota alla storia delle kermesse canora: la cantante Laura Pausini potrebbe essere la migliore candidata per il prossimo anno. Non è un gossip questo ma una certezza, dato che a raccontare le intenzioni della Rai è stata la stessa artista.

    “La Rai me l’ha già chiesto in passato – ha rivelato Laura Pausini -. Sinora non ho accettato perché non me la sento di affrontare uno spettacolo così imponente. Ma sicuramente non sarei in grado di affrontare la direzione artistica, perché io ho i miei preferiti, sono condizionabile, non sono capace di fare una selezione come si deve”.

    “Per il 2022 state tranquilli… ho da pensare al nuovo disco. Sinceramente non lo so. Finora non ho accettato perché non mi sento in grado di reggere una cosa del genere – ha aggiunto ancora la cantante -. Potrei farlo con Paola Cortellesi in un momento diverso da questo, nel caso in cui dovessimo avere tempo e voglia di divertirci”.

    Il festival condotto dalla Pausini, quindi, non sarà sicuramente quello del 2022 ma potrebbe essere uno dei successivi.

  • Nel 2021 il primo Festival di Sanremo di una nuova era (digitale)

    15
    Mar
    2021

    L’ultima complessa e difficilissima edizione del più importante evento televisivo italiano è stata anche quella che i media hanno incoronato come la “più social di sempre”. Nonostante un calo di ascolti in termini di audience, il Festival di Sanremo ha registrato infatti un deciso boom di interazioni social e di consumi in streaming sia sulle piattaforme di RAI – come tutto l’universo legato a RaiPlay – sia sui DSP come Spotify, YouTube, Amazon, Apple Music e altri.

    I numeri raccolti da diverse fonti come Boozoole o forniti da RAI e piattaforme, consentono di guardare un po’ più nel dettaglio all’impatto digitale dell’evento. Si rileva innanzitutto una crescita del 30% sul consumo on demand vs l’edizione 2020.

    Una nuova generazione al festival

    Una prima considerazione riguarda il ricambio generazionale in atto nella musica italiana, che in ogni caso prescinde dal festival. Per molti ascoltatori o commentatori dell’evento diversi nomi degli artisti in gara sono risultati per lo più sconosciuti ma in realtà sono parte integrante di una rivoluzione che da tempo ha coinvolto la produzione discografica italiana e che aveva trovato poco spazio in un evento ancora molto tradizionale come Sanremo.

    Chi frequenta le classifiche di vendita di musica ha da tempo notato dei radicali cambiamenti e alcuni generi musicali come l’urban, tra rap, trap e hip-hop, la fanno da padrone con artisti spesso poco più che ventenni già con milioni di stream. La rivoluzione della generazione Z è stata imponente, sia dal lato dei consumi, dove streaming e smartphone sono lo strumento di base per ascoltare musica, sia dal lato produttivo.

    Questa premessa serve per comprendere che quanto accaduto al Festival non è un fulmine a ciel sereno ma l’emersione degli effetti di una rivoluzione silenziosa che ha visto il proprio culmine nell’anno della pandemia, dove streaming e live streaming hanno dominato la scena dei consumi musicali: portare in scena un cast che nasce in un contesto del genere è stato il primo elemento che ha prodotto gli effetti che abbiamo visto nei giorni del festival.

    Artisti social

    Molti artisti che si sono presentati in scena hanno una forte presenza social e, come ha evidenziato Vincenzo Cosenza di Boozoole sul Sole 24 ore, sono di fatto degli influencer che affiancano alla propria attività di musicista anche altri ruoli sulla base di brand partnership che appartengono alle nuove caratteristiche anche delle case discografiche che da tempo si sono trasformate da “record company” in “music entertainment company”, dove al centro non è più la registrazione musicale dell’artista ma l’artista stesso a 360 gradi.

    Lo streaming del Festival di Sanremo

    I numeri della manifestazione sul fronte digitale sono stati molto interessanti con svariate sfaccettature, a partire dalla comunicazione media che ha ovviamente cambiato i modelli adattandosi allo schema delle conferenze da remoto sia prima che durante il festival. Artisti collegati dalle proprie residenze hanno trasformato la tradizionale comunicazione introducendo anche molte caratteristiche più social della tradizionale conferenza stampa.

    Le dirette social sono state un’attività comune anche per aggiornare i propri fan in un contesto complesso dove i protocolli sanitari di AFI, FIMI e PMI – le principali associazioni dei discografici – e di RAI lasciavano poco spazio ad attività esterne o contatti diretti. L’evento ha visto così svilupparsi un mondo parallelo sempre più spinto che inevitabilmente ha trascinato da un lato i fan più giovani degli artisti in gara e dall’altro ha anche modificato le abitudini dello spettatore più tradizionale.

    I dati digitali del Festival

    Per quanto riguarda l’impatto sul digitale vale la pena di partire dai dati RAI per il cosiddetto second screen. Il festival, oltre ad andare in simulcasting su RaiPlay ha anche offerto contenuti on-demand con clip sia sulla stessa piattaforma di RAI sia su YouTube, sulla base degli accordi con le case discografiche per la gestione dei diritti e la monetizzazione dei contenuti.

    • Complessivamente le cinque giornate del Festival di Sanremo 2021 hanno generato un aumento di circa il 30% sul consumo on demand vs l’edizione 2020.
    • La serata finale ha visto un aumento del 40% di device collegati (vs serata finale 2020).
    • Le conferenze stampa del Festival di Sanremo – embeddate da RaiPlay tutti i giorni alle 12.00 – hanno generato circa 2 milioni di visualizzazioni, diventando un evento dentro l’evento.
    • Per quanto attiene alle interazioni social l’edizione 2021 del Festival ha generato nelle cinque giornate quasi 30 milioni di interazioni social, registrando il record di sempre. La giornata finale ha generato un +51% rispetto alla giornata finale del 2020.
    • Il pubblico dei 14-24 anni è cresciuto significativamente anche sulla piattaforma televisiva di Raiuno.
    • Sì è trattato di cambiamento abbastanza rilevante nella composizione degli appassionati, con una crescita nella fascia d’età 15-19 (+6 punti di share a 61,8%) e nei 20-24enni (+2 punti a 60, 9% di quota). Questa composizione del pubblico è sostanzialmente la stessa che costituisce oggi lo zoccolo duro degli heavy consumer di musica in streaming e qui, infatti, abbiamo visto crescere notevolmente i numeri.

    Anzitutto va fatto rilevare che nel 2020 lo streaming ha continuato a crescere anche in Italia con tassi a due cifre e tutte le piattaforme hanno visto salire gli abbonamenti. A livello di volumi lo streaming è arrivato a generare circa un miliardo di ascolti settimanali, ai quali vanno poi aggiunti i dati del video sharing delle piattaforme social. Già nelle prime ora del festival, dopo la performance dell’artista in gara i numeri sono cominciati a crescere per tutti i protagonisti del festival con incrementi del 30/40% rispetto all’anno precedente.

    Spotify

    Solo dopo la prima serata i brani nella top ten di Spotify erano 9 contro 2 dell’anno precedente e il totale degli stream sui brani in gara era di 4 milioni e 100 contro i 628 mila del 2020. Non disponendo di dati da tutti i player possiamo però riportare alcuni data insight resi noti da Spotify. Nei primi tre giorni del Festival i 28 artisti in gara hanno rappresentato il 10% di tutti gli ascolti della piattaforma in Italia. Le canzoni, complessivamente il 5%.

    L’ascolto è stato più o meno uniforme a livello nazionale con alcuni artisti che hanno visto un maggiore contatto nelle regioni di appartenenza. La playlist Sanremo 2021 ha raggiunto la posizione numero 3 fra le playlist più ascoltate al mondo su Spotify, con picchi di ascolti costanti al mattino, dopo ogni serata.

    Da rilevare, in conclusione, anche la crescita degli ascoltatori mensili per gli artisti in gara, cresciuti tra i 400 mila e il milione dopo il Festival, anche tra quelli meno seguiti dai giovanissimi, segno di una transizione verso il digitale di un pubblico più adulto.

    Un Festival digitale a tutto tondo

    Possiamo pertanto evidenziare come effettivamente questo evento abbia goduto di un notevole impatto digitale a 360 gradi.

    Il cambiamento epocale in corso nella popolazione italiana nel contesto digitale, nell’anno del Covid, iniziato con le dirette Instagram e Facebook degli artisti, non poteva essere rappresentato meglio da quanto emerso durante questo evento che è stato anche il primo evento con musica dal vivo dopo una lunghissima fase di lockdown dei concerti.

    Fonte: FIMI (federazione industria musicale italiana)

  • TOP10 vendite album La Rappresentante di Lista unica in vetta dopo Sanremo

    15
    Mar
    2021

    Nuova classifica Fimi sulle vendite musicali della settimana. A poco più di 7 giorni dalla fine del Festival di Sanremo, con i primi album degli artisti già in vendita, l’effetto “festival” fa effetto solo su due album.

    In vetta alla TOP10 della settimana c’è la compilation BRO di Amici, seguita dalla compilation di Sanremo2021. Terzo posto per OBE di Mace.

    Fuori dal podio invece l’album Capo di Capo Plaza.

    Prima sorprese è al quinto posto dove si inserisce come new entry il nuovo album My Mama de La rappresentante di Lista, che contiene il singolo Amare presentato alla 71esima edizion del Festival di Sanremo, e classificatosi all’undicesimo posto.

    A seguire sesto posto Il ballo della vita dei Maneskin che grazie alla loro vittoria a Sanremo con il brano Zitti e buoni risalgono di ben 89 posizioni. Terzo posto per Francesca Michielin che ancora grazie all’effetto Sanremo si inserisce in classifica con il nuovo disco Feat.

    Seguono in ottava posizione i Gazzelle con 17, poi Emis Killa e Jake La Furia con 17 Dark Edition, Famoso di Sfera Ebbasta arriva in decima posizione.

    I dischi “sanremesi” fuori dalla TOP10 sono: Metamorfosi di Noemi fermo al 17esimo posto, I Mortali 2 di Colapesce Dimartino al 21esimo posto, Chosen dei Maneskin (un album del 2017 che entra per la prima volta in classifica).

  • Amadeus e Fiorello vogliono le scuse dai giornalisti “Non è stato un flop”

    08
    Mar
    2021

    Sanremo è stato un flop. Questo è stato il titolo di tantissime testate giornalistiche dalla prima puntata del festival di Sanremo che quest’anno ha registrato ascolti bassi.

    Solo l’ultima puntata è riuscita, anche se di poco, a superare il 50% di share. Sembrava un fallimento fin dal primo spettacolo, ma Amaudes e Fiorello non accettano la sconfitta, non accettano la parola FLOPusata inutilmente e a sproposito” hanno dichiarato.

    La coppia che è stata tanto criticata per uno spettacolo che non solo non decollava ma che ha raggiunto orari limite, soprattutto nella serata della finale conclusasi oltre le 2:30 del mattino.

    “Chiedo scusa per la proclamazione dopo le 2, non è stata pensata per mancare di rispetto a voi, e qualora voi abbiate percepito questo come una mancanza di rispetto, io vi chiedo scusa. È stata così, l’anno prossimo arriverà qualcuno che la darà un’ora prima e farà meglio. La stessa però rispetto e onestà la dovete avere voi. La stessa onestà nei confronti del pubblico a casa la chiedo a voi nel dire che questo è uno dei Sanremo più forti nella storia del festival, anche in termini di ascolti“.

    Queste le parole del conduttore, deluso dal comportamento dei giornalisti che a detta sua non hanno saputo valutare gli ascolti in relazione al periodo che stiamo vivendo e all’umore di milioni di italiani.

    “Ho sentito numeri pazzeschi, ma ho letto cose che non combaciano – è stato il commento di Fiorello, chiamato in causa in quanto co-conduttore del Festival – Ma che festival hanno visto? Ho letto addirittura la parola flop, un flop da 14 milioni? C’è qualcosa che non mi torna, ‘corrigetemi se sbaglio’. Chi fa il mio mestiere – sottolinea – sa cosa succede quando si fa una battuta: il pubblico non serve per l’ego, fa parte dell’esibizione, ti guida, ti dice tutto, se ti manca quello sei in difficoltà. Secondo me – conclude – ci siamo inventati un mestiere, fare spettacoli per nessuno in sala”.

  • Chiara Ferragni sfrutta la popolarità e sostiene Fedez “E’ lecito usarla? Sì. E’ giusto? No.”

    08
    Mar
    2021

    Video, messaggi, grafiche e quel “vi guardo le storie se lo votate” hanno creato un vero polverone attorno al Festival di Sanremo. Se c’è una parte di utenti della rete che difende questo tifo con un “giusto sostenere il marito”, c’è anche un parte (tra cui il Codacons) che invece non lo definisce un comportamento corretto.

    Selvaggia Lucarelli traina questo numeroso gruppo di persone che non ha ritenuto giusto, corretto, rispettoso sfruttare la popolarità di 22 milioni di follower disposti a tutto per portare (quasi) alla vittoria Fedez (e Francesca Michielin).

    “Di moda tra i difensori è ‘ha fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi moglie!’. Beh, vi do una notizia: no. Intanto perché esiste un mondo di persone non esposte ed esiste pure un mondo di persone gentili, persone che riconoscono la forza di un privilegio e la disparità che ne consegue in una competizione, per cui decidono di non usarlo.
    In secondo luogo perché Chiara Ferragni, appunto, non è ‘una moglie qualsiasi’. E’ una con 22 milioni di follower per i quali lei è un modello aspirazionale e persuasivo. Non è la signora Cettina che chiede al quartiere di votare il marito. E’ una che può giocarsi una carta di cui gli altri concorrenti sono sprovvisti.
    E’ lecito usarla? Sì. E’ giusto? No. E ne sono pienamente convinta. Non è giusto perché Fedez partiva già di suo con due giri in meno di campo da fare, ovvero 10 milioni di follower.
    Ed era un vantaggio di cui ci si poteva accontentare, anche perché era il vantaggio di chi gareggiava, non di chi tifava da casa.
    Il vantaggio dei 22 milioni di follower della moglie non c’entrava nulla con la gara e doveva restarne fuori.”.

    Questo è parte del commento della giornalista che non concorda con il fatto che il profilo Instagram di Chiara Ferragni, la più seguita influencer in rete abbia sfruttato palesemente la sua immagine e portato inevitabilmente a ribaltare le classifiche. Il brano Chiamami per nome ha guadagnato ben 15 posizioni nella classifica finale.

    Continua poi la Lucarelli “Che ti frega di mettere in piedi la macchina della propaganda per il tuo fidanzato? Lascia gareggiare gli altri senza dover essere schiacciati dalla forza dei tuoi follower. Sii gentile con quelli che non hanno mai visto i palazzetti, gli stadi, Milano dall’ultimo piano di Citylife.
    Vuoi dire: “Forza Federico!”, dillo. Mica devi far finta di non avere un marito a Sanremo. Tanto lo sappiamo già.
    Ma abbiate pazienza. Quelle decine di storie con lei che dà il codice da votare, con il bambino che chiede di votare papà e le grafiche costruite e “votatelo, guardo tutte le vostre storie!” (ovvero se lo votate vi degnerò della mia attenzione!) no.
    Quella è arroganza. Un mancanza di gentilezza imperdonabile. Tanto più che nasce proprio da un’oggettiva difficoltà, in quella classifica, del marito.
    Marito che sul podio c’è finito grazie a questo battage che poteva mettere in piedi solo chi se lo poteva permettere.”.

    Questa volta la Lucarelli va contro i Ferragnez e questa mossa considerata scorretta nel rispetto di molti altri “giovani tra i big” che potevano contare su un pubblico minore. Non è pensabile che Fedez si piazzi dopo Colapesce. O dopo La rappresentante di lista. O dopo Coma_Cose. O dopo Madame. Non è pensabile che vada come deve andare. Dove non si arriva con la musica, si arriva con i follower.”