Tiromancino, Francesco “Ecco perché ho simulato il furto”

02
Set
2019
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Era tutto finto, sia il tentativo di furto che l’arma con cui ha minacciato il cassiere. Francesco Zampaglione, fratello di Federico leader dei Tiromancino, spiega il motivi del folle gesto a Roma.

“Non l’ho fatto per soldi, ho una buona disponibilità economica. Era un atto dimostrativo, l’ho fatto per mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese” ha spiegato in una lunga intervista. Alla base di tale gesto c’era quindi il desiderio di lanciare un messaggio alla comunità, contro il governo del Paese che mette sempre di più in ginocchio gli italiani.

Ignara dei veri motivi di tale gesto era la compagna, Gioia Ragozzino, che su Facebook poche ore dopo l’arresto aveva scritto “Ciao a tutti sono Gioia, la compagna di Francesco, sento la necessità di scrivere queste due righe per far comprendere in maniera chiara quello che si è abbattuto su di noi. Al momento Francesco rimane ancora ristretto nell’istituto di pena di Regina Coeli. Sono molto preoccupata perché l’ho visto dilaniato nell’animo e si sentiva a pezzi, il suo sguardo mi rimandava profonda sofferenza e grande tristezza. Ho nominato un avvocato di nostra fiducia l’avvocato Bartolomeo Giordano, con lui accanto mi si è finalmente accesa la speranza di poter cominciare a combattere e vincere questa battaglia, e far capire a tutti che Francesco è una bella persona ed è piena di cuore. Nella vita a volte si perde l’equilibrio e si cade dove non si dovrebbe cadere, aiutiamolo a rialzarsi con la nostra vicinanza e il nostro sostegno”