“Vasco Rossi mai più in Sardegna” polemiche contro il Kom da parte degli organizzatori

27
Giu
2019
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Vasco Rossi non tornerà mai più a fare concerti in Sardegna. Sembra definitiva la decisione di Sardegna concerti che ha lamentato una pessima organizzazione dei due eventi che hanno avuto luogo il 18 e 19 giugno a Cagliari.

 Grande entusiasmo tra i fan, pienone sotto il palco, ma anche in alberghi e ristoranti. Tuttavia, secondo Sardegna Concerti, referente della Live Nation (produttore del tour) per l’isola, l’accoglienza della città di Cagliari “è stata pessima, soprattutto a livello istituzionale”.

Come riferisce l’agenzia ANSA Sardegna Concerti, il promoter locale alla quale ha fatto riferimento la filiale italiana di Live Nation, la società che cura gli interessi dal vivo della voce di Albachiara, ha inviato una lettera aperta al neosindaco di Cagliari Paolo Truzzu lamentando un atteggiamento ostile da parte della giunta uscente, tale da far meditare gli organizzatori di escludere la Sardegna dal circuito dei grandi eventi dal vivo.

Nella lettera si leggono proprio le parole “misto di arroganza, provincialismo e incompetenza” tanto che le polemiche che seguono non sono poche.

sta sollevando un coro di repliche.

L’ex assessore alla Cultura del comune, Paolo Frau, ricorda che “dal 31 marzo a Cagliari non sono più in carica né il sindaco, né una Giunta né un Consiglio” e che tutti gli atti assunti dall’amministrazione dopo tale data sono quindi da attribuirsi al commissario straordinario e agli uffici. “A quale fine si tenta di attribuire responsabilità sulla passata amministrazione?”, domanda Frau.

Il presidente dell’ente Fiera, Gigi Molinari, precisa di aver sempre trattato e stipulato il contratto per i due spettacoli non con Sardegna concerti bensì con la società Live Nation, e che da parte di quest’ultima società non ha avuto alcuna lamentela, anzi: “C’è già l’opzione per il concerto di Tiziano Ferro da svolgersi nel 2020”. L’ipotesi di cessione gratuita dell’area fiera, precisa, non è mai stata ventilata né sarebbe stato possibile farlo: “Esiste un listino prezzi ben definito”. Inoltre, per adeguare l’area a ospitare 30 mila spettatori, l’ente ha dovuto realizzare sette varchi d’emergenza sostenendone le spese, circa 42 mila euro.