Clementino rinasce e racconta la paura di perdere tutto a causa della droga

21
Mar
2019
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Tarantelle è il nuovo album di Clementino, in uscita durante il mese di maggio 2019, un disco che include i singoli già noti Ghandi e Un palmo dal cielo. Un disco che per lui vuol dire rinascita.

L’artista racconta per la prima volta, entrando nei dettagli, il periodo più buio della sua vita, dove le dipendenze hanno preso il sopravvento fino a comandarlo quasi completamente e farli rischiare di perdere tutto.

Oggi sono una persona felice” afferma lui, rinato dopo la brutta esperienza.

Il nuovo disco esce a maggio e racconta cosa lui abbia fatto in questi due anni, ma soprattutto fa un importante collegamento con il Clementino di 16 anni “Quando sognavo di diventare un grande rapper, sognavo di salire sui palchi, anche se già lo facevo in modo amatoriale. Per raggiungere questo sogno sono dovuto passare davanti a tarantelle su tarantelle e come tanti artisti, già da piccolo, andavo verso gli eccessi in segno di ribellione”.

Da questo momento la scalata verso il successo, l’inseguimento di un sogno, il bisogno di ribellarsi a tanti schemi lo ha portato ad attirare verso di se “sia cose positive che cose negative, e così è arrivato il momento della droga, della dipendenza”.

Vivendo nella provincia di Napoli, io vengo da Cimitile il centro della terra dei fuochi, arrivi ad un certo punto dove non c’è nulla da fare, tanti giovani sono morti per la noia ed io ho trovato la droga”. Una dipendenza nata per caso “Un giorno mi piace e la faccio, il giorno dopo ti dici che ti piace e la fai di nuovo e così via, fino a farla diventare una vera dipendenza”.

Tutto è iniziato a cambiare quando lui si è reso conto che effettivamente stava cambiando “Mi ritrovati ad un certo punto in questa comunità, dove si facevano lavori di tutti i tipi, e li questo posto lo feci diventare un villaggio turistico dove la mattina avevo la mia radio, il poimeriggio facevamo le prove e la sera organizzavo spettacoli”.

Alla fine la dipendenza è finita “Stavo bene, sono tornato a casa ritrovando sulla scrivania tutti questi fogli dove c’erano i miei appunti, li ho messo insieme e ci ho fatto una canzone”.

E’ così che è nato il singolo Un palmo dal cielo, che contiene anche un chiaro riferimento a Morfeo il Dio del sonno; dopo questo è arrivato il brano Ghali e infine “Sono riuscito a mantenere il perfetto equilibrio e ho scritto l’intero album Tarantelle”.

Riuscire ad uscire da quella situazione, riuscire a riprendere la propria vita in mano e tornare ad essere “consapevole e presente ogni giorno” non è stato facile, Clementino confessa che ancora oggi non si sente completamente libero ma tutti gli sforzi ne sono valsi la pena “Per un niente stavo perdendo tutta la mia vita: la famiglia, la vita, per cosa? Sono la persona più felice del mondo adesso, perché quand’ero ragazzino sognavo questo. Voglio soltanto stare bene con la mia famiglia e i miei amici, e poi ho fatto un album bellissimo”.