“Battiato un genio incompreso” il ricordo di Roberto Vecchioni

18
Mag
2021
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Il mondo della musica si stringe attorno alla scomparsa improvvisa del Maestro Franco Battiato. All’età di 76 si è spento nella sua casa di Milo, tra i suoi affetti più cari. Il suo ultimo saluto al grande pubblico fu con il brano Torneremo ancora.

Roberto Vecchioni è uno dei colleghi, ma soprattutto amici, che hanno ricordato con affetto Franco, rivelando alcuni aspetti di vita privata rimasti lontano dalle telecamere in tutti questi anni.

Roberto lo definisce come un genio incompreso Battiato non è stato ancora compreso fino in fondo, quando questo avverrà ci si renderà conto che è stato un assoluto innovatore, un eclettico spaventoso che ha capito e studiato tutte le culture musicali”.

Il primo incontro avvenne nel 1973 “La prima volta che ho incontrato Battiato è stata nel 1973 a Forlì per una festa di piazza: è arrivato da solo con un transatlantico che era un organo e ha solo suonato senza cantare mentre io ho cantato canzoni difficilissime: un insuccesso totale”.

L’eredità che Battiato lascia all’Italia intera, alle generazioni di oggi e a quelle che verranno,  è una raccolta musicale immensa Attraverso le sue canzoni ci fa sentire una tranquillità d’animo sino alla fine, ha fatto uno sforzo incredibile per trasmetterci che l’animo dell’uomo conta”.