Vasco Rossi, appello ai fan “Scalette troppo simili, è ora di cambiare”

28
Mag
2018
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Con il titolo VASCO…STOP! i fan del Komandante a pochi giorni dalla data zero del suo tour estivo, rivolgono al diretto interessato una lunga lettera facendo ad un “cambiamento musicale”.

Un gruppo abbastanza numeroso di seguaci di Vasco Rossi critica il fatto che “da molti anni le scalette dei concerti risultano essere sempre molto simili tra di loro: poche novità, qualche ripescaggio fatto da anni recenti e i soliti classici che occupano buona parte dello spettacolo”.

Questa eolica è nata dopo che il Blasco aveva svelato la scaletta per il concerto di sabato 27 maggio. “Cosa succede in città” – “Deviazioni” – “’Blasco’ Rossi” – “E adesso che tocca a me” – “Come nelle favole” – “Fegato, fegato spappolato” (con una citazione di-  “Enter Sandman” dei Metallica)

Medley: “Delusa/T’immagini/Mi piaci perché/Gioca con me/Stasera!/Sono ancora in coma/Rock’n’roll show” – “Vivere non è facile” – “Sono innocente ma…” – “La fine del millennio” – “Ciao (versione strumentale del 1978)”

Interludio 2018

“C’è chi dice no” – “Gli spari sopra” – “Stupido hotel” – “Siamo soli” – “Domenica lunatica” – “Il mondo che vorrei” – “Brava/L’uomo più semplice/Ti prendo e ti porto via/Dimentichiamoci questa città” – “Rewind” – “Un mondo migliore”

Nonostante il primo concerto di questo tour sia stato un successo, e per molti dei brani la folla abbia richiesto il bis della performance, ecco il testo di lamentela appoggiato da migliaia. Dopo questa lettera, ci saranno sorprese per i live in programma (dal 1° giugno a Torino)?

“Caro Vasco ti scriviamo, e vorremmo non farlo. Qualche anno fa ti abbiamo fatto recapitare una lettera firmata da più di cento persone; lettera che crediamo non sia stata capita e ascoltata, dato gli ultimi fatti. Noi fan che ci facciamo due, tre, quattro notti fuori dai cancelli degli stadi prima di un tuo concerto, noi che ti seguiamo in più date di un unico tour; noi che ti amiamo e che abbiamo imparato da te che cosa significhi dire no, vogliamo dire la nostra in una situazione che si sta trascinando da tanto tempo. Non ci firmiamo perché siamo davvero molti, non per questo la lettera ha meno valore.

È da molti anni che le scalette dei concerti risultano essere sempre molto simili tra di loro: poche novità, qualche ripescaggio fatto da anni recenti e i soliti classici che occupano buona parte dello spettacolo. In duecento canzoni da te scritte ne ruotano sempre massimo cinquanta. Questo è evidente anche dalla lista che abbiamo riportato in questo video. È normale che in una carriera lunga e fortunata come la tua ci siano molti pezzi cardine che devono essere suonati, e di questo ne siamo consapevoli; ma questi pezzi occupano circa dieci o tredici spazi in scaletta.

Noi ti chiediamo che le altre dieci posizioni, siano occupate da canzoni e capolavori che non suoni da venti o trent’anni, e che anche il pubblico di massa merita di conoscere. Dal duemilaundici in poi, invece, abbiamo assistito a spettacoli dove, salvo quattro o cinque canzoni, le altre erano sempre riproposte negli anni e questo crea un effetto di “già sentito” che non è bello. Per lo stesso motivo anche l’ordine dei classici all’interno della scaletta potrebbe essere variato. Sappiamo che la scaletta deve creare quell’onda di emozione e aspettativa nel pubblico, ma canzoni come “Ti taglio la gola”, “Una nuova canzone per lei”, “Se è vero o no”, “Io no”, “Dimmelo te”, “Brava”, “Cosa ti fai”, “Anymore”, “Domani sì adesso no”, e altre, meritano una nuova giovinezza.

Non si potrà mai accontentare tutti, ma nemmeno riproporre sempre le solite canzoni per accontentare il pubblico di massa. Inoltre, essendo il biglietto del concerto anche abbastanza oneroso, sarebbe bello assistere ogni volta a uno spettacolo per buona parte nuovo. Sappiamo che per te “un consiglio non richiesto non è un consiglio, ma un giudizio”, ma queste parole sono dettate dall’amore per te, e lo sai bene. Anche se molti ormai per questo motivo hanno abbandonato i tuoi concerti, noi vogliamo ancora crederci e lottare, prima di rassegnarci. Non sempre una folla osannante è garanzia che sia tutto perfetto, e sicuramente, da chi non capirà, ci saranno molte critiche a queste parole, dettate con il cuore. Ma chi ci conosce lo sa…….. sempre scomodi!

Vasco, non deluderci! Grazie”