Sanremo senza pubblico, Cristicchi “Che gli artisti diventino spettatori di se stessi”

01
Mar
2021
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Simone Cristicchi avanza un proposta al direttore artistico del 71esimo Festival di Sanremo, che per la prima volta nella storia della kermesse canora italiana vedrà la completa assenza del pubblico al Teatro Ariston a causa dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti misure di sicurezza.

Ad AdnKronos l’artista parla di soluzione a questo problema che potrebbe creare disagio agli artisti sul palco, costretti ad esibirsi in un teatro completamente deserto.

“Per chi si esibirà sarà un po’ straniante, non so neanche se metteranno gli applausi finti, bisognerebbe metterli tutti allo stesso livello di audio per democrazia” commenta Cristicchi a proposito questo festival di Sanremo ‘ai tempi del Covid’ ”Se fossi autore non li metterei proprio gli applausi -prosegue- questa è un’edizione storica, dipenderà tutto dalla squadra degli autori, vedremo se riusciranno a uscire da questo ginepraio e se riusciranno a far sentire i cantanti a loro agio”.

La soluzione è trasformare lo stesso staff della gara nel pubblico ”Tanti anni fa suonai al Folkstudi che era un locale storico di Roma dove si esibivano Venditti, De Gregori e Bob Dylan, era una cantina. Quando andai a cantarci io era il 1998/99 e il locale era proprio agli sgoccioli e stava per chiudere e la domenica si facevano questi incontri con i giovani cantautori romani. Ricordo – racconta Cristicchi – che si alternavano su questo piccolo palco e poi, scesi dal palco, si mettevano in platea perché nessuno veniva a vedere queste esibizioni. Si chiamavano ‘I pomeriggi del folk studio’ e ho immaginato che un’idea potrebbe essere questa: chi canta a Sanremo si va poi a sedere in platea e ascolta gli altri artisti e magari fa anche dei commenti a caldo sull’esibizione“.