Povia su Fedez “In Italia abbiamo già leggi che tutelano i gay. Sono io quello che viene censurato da 11 anni”

04
Mag
2021
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Anche Giuseppe Povia vuol dire il suo pensiero sul Caso Fedez.

Intervistato da Adnkronos, il cantautore milanese ha espresso il suo punto di vista, ricordando che anche lui è stato censurato ben 11 anni fa senza mai poter “fare ritorno” alle reti pubbliche.

“Il primo maggio è da sempre un concerto politico per i lavoratori – riflette Povia – In un momento come questo bisognava far leva sulla crisi che c’è da più di un anno. Fedez ha espresso i suoi pensieri ed è giusto ma solo per attaccare un partito e senza sapere che in Italia abbiamo già leggi solide che tutelano tutti, gay compresi”.

La Rai secondo Povia non dovrebbe fare causa a Fedez come ha dichiarato nelle ultime ore “Siamo nell’era di tutti contro tutti. Si può perdonare un errore di ingenuità soprattutto se fatto da un ragazzo che non è informato su quello che dice”.

Secondo Povia “il ddl Zan non serve, in Italia abbiamo già leggi solide che tutelano tutti. Nel 2013 a Napoli fu picchiato un ragazzo gay, sapete quanti anni di galera hanno dato agli aggressori applicando la legge più l’aggravante? 10 anni! Abbiamo 200mila leggi in Italia, di che stiamo parlando?”.

Infine sulla questione censura Povia ci tiene a mettere i puntini sulle ‘I’ “Cosa dovrei dire io che non entro a Sanremo da 11 anni solo per questioni socio-politiche? Lì una censura intellettuale e artistica c’è, fino a prova contraria.. Quando ci sono le dirette anche a me chiedono cosa dirò – conclude il cantante – è normale farlo perché ognuno ha un settore di responsabilità e può perdere il lavoro in Rai dove le poltrone saltano per cose più stupide di queste”