“Non ci possiamo abbracciare, eppure siamo vicini e il bene si sente tutto”

14
Mar
2020
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Il Coronavirus toglie il sonno, si fa per dire, ma fa pensare. Sono tanti i movimento mediatici nati in rete per combattere questo periodo di “solitudine” ma nonostante la musica sembra essere il miglior antidoto in questo senso c’è chi riflette duramente su questo periodo.

Elisa nella serata di venerdì 13 marzo sui social, mentre il sonno non arriva, riflette su questa situazione, sul lato più triste di tutto quello che sta accadendo in Italia, ovvero l’essere costretti a non poter essere se stessi, l’essere stati privati dei gesti naturali e della quotidianità.

“È tardi e mi si chiudono gli occhi… sono stanca ma ho addosso una sensazione che voglio condividere con tutti voi, adesso. Tutto questo è difficile ma sto vedendo tanto amore e tanta umanità, e uno spirito e un coraggio bellissimi, tra le persone.” scrive la cantante su Facebook e Instagram ” Non ci possiamo abbracciare, eppure siamo vicini e il bene si sente tutto. Le anime rimangono libere ed escono, tutte insieme, per sostenersi l’un l’altra. Adesso più di prima, senza paura. I sentimenti escono, i corpi restano a casa, ma le emozioni si scambiano come carezze. Le risate al telefono con gli amici veri, con le nostre famiglie, da cuore a cuore scoppiano come fuochi d’artificio, libere. Gli animali, i nostri cani, i nostri gatti, i nostri amici che non parlano come noi, lo sentono, sanno tutto, e sono lì a guardarci con i loro occhi consapevoli e magici, gli occhi del loro mondo innocente. I bambini riempiono il tempo e lo spazio con il loro essere infinito, la loro gioia innata. Qualche compito ci sfuggirà, qualcuno sarà rimasto in pigiama a giocare tutto il giorno, qualcun’altro avrà litigato col fratello o la sorella, ma con la loro energia, come piccoli torrenti di montagna, ci portano freschezza e leggerezza e sono benedetti.”.

L’essere obbligati a rimenere in casa ha anche un lato positivo, riscoprire se stessi, le cose importanti, gli affetti trascurati ” Tutti possiamo ritrovarci nelle cose care, nelle cose importanti, negli affetti che contano, nelle passioni. In qualche strano modo queste giornate sono piene di occasioni per essere migliori, per dare il meglio. Grazie a chi lo sta facendo, a chi sta amando, a chi sta curando, a chi sta costruendo, a chi sta pensando al bene e sta agendo di conseguenza. Una cara amica oggi mi ha ricordato la storia del Loto, che io amo tanto, che ho tatuato sulla pelle e a cui ho dedicato almeno un disco e molto altro, di visibile e invisible: Il Loto nasce dal fango ma i suoi fiori sono bellissimi.”