Levante presenta “Sirene” il nuovo singolo per l’estate

02
Lug
2020
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Levante pubblica il 7 luglio il nuovo singolo tratto dall’album “MAGMAMEMORIA”. La canzone si intitola “Sirene e, attraverso la metafora di una conversazione tra l’artista e i suoi fan, racconta un’estate diversa, come sospesa, tra sogni e disillusione.

Una canzone dolce e crudele, che sfrutta la metafora di un dialogo tra la cantante e i suoi fan per rappresentare il sogno, ma non nella sua fase più felice, bensì nel momento della disillusione.

“L’8 giugno 2020 ho annunciato ai miei fan l’annullamento del tour estivo causa Covid19. – racconta Levante – Non è facile per nessuno dire “questa estate non lavoriamo”, non lo è stato nemmeno per me che sono un animale da palco e al momento, lontana dal live, sono in cattività. È stato un attimo, ho preso la chitarra e ho scritto SIRENE. Ed è stato proprio come per ALFONSO, stavo raccontando una cosa triste su una musica leggera e onestamente non mi sembrava vero, visti i tentativi di scrittura fallimentari durante la quarantena. Sapevo che sarebbe arrivato questo brano, ma non sapevo come e non sapevo perché. Il perché è la delusione del sogno, una conversazione immaginaria tra me e i fan in cui, dopo l’entusiasmo per il desiderio di ricongiungimento (nella metafora del ritorno al mare) nel ritornello intervengo con la cattiva notizia di una pausa. Chiusi gli ombrelloni, stesi i desideri, sgonfiati i braccioli… non ci resta che accontentarci di quello che rimane oggi, la pioggia (perché sì, quello dell’8 giugno era un giorno di pioggia). SIRENE, la delusione del sogno, è anche l’illusione del sogno, perché la parola inevitabilmente ti lascia pensare al mare, ma le uniche sirene che sentiamo sono quelle delle nostre città, l’allarme, lo stop. Ho sentito il bisogno di raccontare, come sempre, la realtà, il contesto… e non di fingere che, dal 21 giugno, quando è esplosa l’estate, siamo tornati o a fare quello che facevamo la scorsa o che faremo nella prossima. Questa è un’estate diversa e io sono qui a raccontarla”.