Chiara Ferragni a Sanremo, per il Codacons è NO ma lei replica

03
Dic
2019
Pubblicato da:

Chiara Ferragni a Sanremo? Un solo rumors per ora, che da molto tempo tiene altissima l’attenzione mediatica attorno alla prossima edizione della kermesse canora italiana.

Seppur lo stesso Amadeus abbia dichiarato di non aver scelto chi ci sarà con lui in questa importante avventura, sulla Ferragni si continuano a fare pettegolezzi.

A frenare però la sua possibile candidatura a valletta di Sanremo è stato il Codacons che in una nota ufficiale ha detto che la fashion blogger non è il personaggio adatto a rivestire tale ruolo, perchè un cattivo esempio.

La replica della Ferragni non è tardata ad arrivata.

“Sono molto colpita dal tempo e dall’aggressività che nelle ultime settimane il Codacons ha destinato alla mia persona e ai progetti che mi riguardano con dichiarazioni infondate e dal contenuto diffamatorio, che screditano me e comunicano ai consumatori informazioni errate”.

”È stato consigliato alla Rai d‘individuare modelli più adatti all’interno di programmi diretti ad un vasto pubblicò (cit.) insinuando in maniera arbitraria che io sia un modello sbagliato. Allo stesso tempo il Codacons ha fatto diverse affermazioni errate e senza fondamento del tipo ‘Chiara Ferragni è stata infatti oggetto di numerose denunce alle autorità competenti per l’uso totalmente errato dei social network’, per le quali invito il Codacons a smentirmi con prove reali e non con illazioni. Ulteriore diffamazione è stata rivolta a Chiara Ferragni Unposted, film sulla mia vita, che viene definito in maniera totalmente denigratoria “pseudo-documentario”.

“Altra accusa infondata riguarda le ‘bacchettate che le ha rivolto l’Antitrust’ circa fantomatiche denunce per pubblicità occulta”. “Aggiungo che per ora, per quanto mi è noto, non è stato mai preso da parte dell’Antitrust alcun provvedimento nei miei confronti. Questa ennesima affermazione è stata manipolata per danneggiare la mia persona. Ricordo al Codacons che nel 2018 attraverso TBS Crew S.r.l. (di cui sono socia fondatrice ed amministratrice delegata) sono stata la prima personalità del mondo social ad associarmi allo IAP-Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, proprio per contribuire alla regolamentazione della pubblicità sui social”.

“Sono rammaricata di come una associazione che tanto ha fatto e tanto fa ogni giorno per noi consumatori non abbia mai cercato un confronto con me e le mie società per delineare nuove regole a tutela del consumo, ma abbia invece scelto la via dei comunicati ostili e infruttuosi. Spero che il Codacons continui a lavorare per tutelare i consumatori. Io sono pronta a dare la mia disponibilità”.