Rula Jebreal rinuncia Sanremo 2020

07
Gen
2020
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Il Festival di Sanremo, come accade ormai da diversi anni, non rappresenta più soltanto una gara canora tra artisti più o meno affermati, ma contiene anche degli aspetti politici.

In questo senso devono essere inquadrate le furiose polemiche esplose nei giorni scorsi in merito alla possibile partecipazione, nel ruolo di conduttrice per una notte, di Rula Jebreal

Il monologo per la prima serata era già in fase di preparazione, ma la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 era sospettata da pochi, almeno prima del clamoroso spoiler di Dagospia che per primo aveva parlato del suo ingaggio come co-conduttrice.

La possibilità della sua presenza aveva creato un certo fermento, tanto che la stessa Jebreal dichiara di essere stata contattata da Rai per rinunciare spontaneamente, così come ha raccontato a Gad Lerner per Repubblica.

“Sabato scorso mi hanno telefonato pregandomi di fare io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità. Amadeus non ha nessuna colpa. Mi auguro che riesca a portare avanti il suo bellissimo progetto.”

Tra le polemiche arriva anche la voce di Vittorio Sgarbi si schiera con Rula Jebreal e attacca le donne del centrodestra che non l’hanno difesa: “La Jebreal va sostenuta con forza perché nessuno meglio di lei, da una ribalta autorevole quale è il Festival di Sanremo, può testimoniare quella che è oggi la condizione della donna nel mondo musulmano. Mi sorprende”, attacca quindi il critico d’arte, “che le tante donne impegnate in politica nel centrodestra non abbiano colto l’opportunità di questa testimonianza e quindi speso una sola parola in sua difesa. Dove sono la Gelmini, la Carfagna, la Prestigiacomo?”.