Morgan in prima persona fa appello ai politici “Difendete la mia casa”

02
Lug
2019
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Rimasto definitivamente senza casa per motivi legali, Morgan ha ricevuto sostegno da vari personaggi dello spettacolo, tra cui Vittorio Sgarbi che si è anche espresso in merito alla protezione della sua “casa d’artista”.

Morgan parla dello sfratto concentrandosi sul futuro che potrebbero avere i suoi beni, rimasti trea quelle mura: documenti, partiture, lettere e tanto altro materiale che fanno parte della sua casa d’artista, quella che anche Sgarbi ha definito come un bene pregiato da difendere (e magari trasformare in un museo.

“In questi giorni la mia casa, che è il centro della mia creatività, sotto assedio, mi è stata tolta, ma non mi interessano le quattro mura. Posso dormire anche su una panchina, ma là dentro c’è la mia vita, il mio lavoro, quello che ho fatto negli ultimi 30 anni” afferma Morgan che, visibilmente preoccupato che tutto questo materiale vada perso o distrutto, lancia un messaggio ai politici italiani “Documenti, partiture, lettere, scritti, e le chiavi ce le ha la polizia ed entro tre giorni devo sgomberare. Chiedo alla politica di intervenire”.

Parole le sue che seguono il medesimo appello fatto dal noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, il primo tra tutti a sostenere come l’abitazione di un artista sia essa stessa (quasi) un’opera d’arte “Il potere si misura attraverso l’arte. L’artista è quello sempre vivo, non quello che è morto. E mentre è vivo ne è parte integrante, io vedo che Morgan è un bene culturale e lo proteggo perché la sua è una casa d’artista. Il privilegio dell’arte è l’unica cosa che protegge il popolo”.