Gio Evan, il poeta dell’amore tra Isoardi e Salvini pubblica “Natura Molta” e parla del loro amore

06
Nov
2019
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Gio Evan, il poeta scrittore e musicista pubblica il suo secondo disco. A distanza di un anno dal precedente Biglietto di solo ritorno, sulle piattaforme streaming arriva una racconta di 20 brani inediti dal titolo Natura Molta

Già famoso al pubblico, Evan è diventato ancora più noto per la citazione della conduttrice Elisa Isoardi che annunciava la fine della sua storia d’amore con l’allora Ministro degli Interni Matteo Salvini. Questo fu un aspetto che all’artista portò numerose critiche dal mondo della rete, alle quali ancora oggi risponde.

C’è chi dice che non esiste la cattiva pubblicità. Se qualcosa serve ad indirizzarti verso te e tu sei sicuro di quello che fai, ben venga. Non ti posso nascondere che per la mia predisposizione fisica mia sono esile, tendo a rompermi facilmente. Un vento forte di quel tipo, a me che vivo in montagna da solo e che ho vissuto più in India che con mio padre, è stato impegnativo da gestire. Ho tutto meno che una somiglianza con quell’uomo Non è stato facile reggere il confronto, sai se mi avessero collegato a Berlinguer sarebbe stato diverso.  Quando è arrivata quella batosta li avevo già quattro libri alle spalle, in ogni caso, non è che ero uscito da un talent e non avevo fatto ancora niente. Avevo per fortuna già del carattere artistico. Chi mi ha conosciuto tramite quella cosa là, per fortuna, adesso mi dice “Oh, sono contento, almeno da Salvini qualcosa di buono l’ho preso”.

Sul nuovo disco, Natura Molta, l’artista racconta “Mi fatto una domanda la cui risposta è molto lunga. Ho fatto un percorso molto lungo per me scegliere il titolo del disco. Prima è venuto il titolo, poi il disco. È un genere artistico che lo potevi trovare nei tempi paleolitici nelle grotte, si tratta di un’arte antichissima. È un percorso immenso perché questo quadro di natura morta in casa che mi ha ispirato delle ansie, mio padre che da piccolo mi diceva “È opera o è arte?”. Poi io ho studiato all’artistico, al tempo ti dicevano che la natura morta era un ogetto inanimato che prendeva il protagonismo. Per me questo disco è una rivincita della natura morta, che era far diventare protagonista non un oggetto inanimato ma animato. Per me la musica era perfetta come opera. In più volevo che questo disco avesse un’idea di pittura alle spalle, queste canzoni le ho lavorate come un dipinto. Questo te lo suggerisce anche la copertina. Natura molta è dare il protagonismo al movimento, e non alla posa.”.