Da Nasta ad Anastasio: il vincitore di X Factor racconta il suo sogno

18
Dic
2018
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Prima di diventare il vincitore di X Factor, Marco Anastasio per gli amici era solo Nasta, un giovanissimo appassionato di musica rap che nel talent ha visto la possibilità di coronare il suo sogno.

Le sue doti e la sua capacità di stare sul palco gli hanno permesso di raggiungere l’ultima puntata e di sentirsi proclamare vincitore, ma non solo, i suoi ringraziamenti oggi vanno anche alla Campania Music Commission, l’associazione per la valorizzazione del territorio campano che ha messo in contatto il rapper con la Sony.

Oggi che il giovane ha incantato l’Italia e ha vinto il talent, vengono alla luce i primi provini e il suo racconto “Sono Nasta, faccio rap e ho in cantiere un progetto, un nuovo album in cui cerco di alternare stili, ogni canzone uno stile diverso, cerco di non fossilizzarmi, cerco di essere poliedrico sotto questo punto di vista” affermava quella prima volta davanti alle telecamere.

Una passione per il rapper la sua che però riporta in musica grandi successi come Generale e Mio fratello è figlio unico, ma soprattutto gli ha dato la possibilità di far conoscere i suoi inediti, come La fine del mondo.

Solo la possibilità di poter entrare nella scuola di X Factor per lui è stata una grande occasione, dalla quale mai avrebbe pensato di uscirne vincitore “Ho fatto ora un provino con la Sony e ringrazio la Campania Music Commission per l’opportunità e devo dire che è andata abbastanza bene, la solita tensione, in fondo ho 20 anni e mi sono gettato da pochissimo nella musica e sono belle esperienze, per quanto c’è la tensione poi la si converte in adrenalina e penso sia positivo. Speriamo bene”.

Al suo fianco Luciano Chirico, consulente musicale, che oggi svela la paura e l’incedisione del giovane artista “All’inizio non si sentiva adeguato per quel palcoscenico, il format non gli sembrava giusto per potersi esprimere. Io gli dissi: hai 21 anni, è un’esperienza che nella peggiore delle ipotesi ti dà una visibilità nazionale. Così lui si convinse e iniziò la scalata fino alla vittoria”.