“Con me Sanremo sarebbe stato meglio” parola di Morgan

04
Mar
2021
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Morgan il “grande assente” in questo Festival di Sanremo, o quasi. L’artista che lo scorso hanno ha dato spettacolo cambiando il testo della canzone in gara con Bugo, e portando entrambi alla squalifica dalla gara, si è fatto sentire anche quest’anno.

A distanza dai social l’artista, proprio nella stessa serata in cui si è esibito il suo ex collega Bugo con il brano E Invece Sì, ha pubblicato il video integrale della sua canzone Le cattive intenzioni. Like e “applausi” in rete per lui, che non contento di aver tolto attenzione a Bugo, attacca indirettamente anche la direzione del festival.

Già colpevoli, a detta sua, di averlo escluso dalla gara quest’anno perchè il brano presentato alle selezioni non è stato approvato, Morgan sostiene che il Festival con lui sarebbe stato migliore e anche gli ascolti (bassi) ne avrebbero tratto beneficio.

″É un peccato che il Festival di Sanremo abbia avuto un calo di ascolti, forse se ci fossi stato io sarebbe andata meglio. Quello che mi ha fatto (Amadeus, ndr) forse ha fatto più male a lui che a me perché l’anno scorso quello che ricordano tutti è ciò che ho fatto io. Anche la gente che non ama la musica conosce a memoria i miei 8 versi”. 

Raggiunto da AdnKronoso ha aggiunto “L’elemento di successo del Festival dello scorso anno è stata una mia invenzione, un mio gesto poetico non avermi preso è stata evidentemente una cosa non lungimirante per lui. Al di là della faccenda che mi riguarda mi spiace comunque leggere che gli ascolti del Festival di Sanremo non siano andati bene. Il Festival è importante perché è un momento in cui tutta la popolazione italiana è concentrata sulla musica ed è una cosa molto bella ma soprattutto è una grande occasione dal punto di vista culturale. La Rai è un servizio pubblico ed è importante culturalmente per il nostro paese”.

Infine ha concluso “Sanremo per la Rai è il momento musicale per eccellenza il festival di Sanremo è una grande occasione e ha bisogno di essere supportato da tutti gli italiani. É un contenitore molto potente e bisogna saper sfruttare l’occasione. Proprio per il momento storico che stiamo vivendo bisognerebbe andare al di là della singola canzone. Se ci sono stati scarsi ascolti è spiacevole perché significa che gli italiani se ne sono disinteressati. Il Festival è un’istituzione e ha un peso culturale che bisogna rafforzare”.