13 luglio 1985: quei 20 minuti dove i Queen fecero la storia

13
Lug
2020
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Il Live Aid è stato un concerto rock tenutosi il 13 luglio 1985 al Wembley Stadium di Londra (Inghilterra) e al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia (Pennsylvania, Stati Uniti d’America) in contemporanea. È da molti considerato il più grande evento rock della storia.

Queen Live Aid 1985 è conosciuta come una delle più grandi performance rock nella storia della musica. Da allora sono trascorsi 34 anni, e il mito si tramanda ancora. Chi c’era lo sa: quel 13 luglio 1985 sul palco del Live Aid andò in scena la Musica Stessa. L’evento era organizzato da Bob Geldof e Midge Ure. La loro idea era quella di convogliare su un unico palco le rockstar più famose del pianeta, per raccogliere fondi per la lotta alla carestia in Etiopia in cui insisteva una guerra disumana.

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Mentre i Queen stavano stancamente concludendo la leg asiatica del loro non certo memorabile “Works Tour”, Spike Edney, il tastierista/chitarrista che i Queen avevano arruolato per poter eseguire sul palco i loro brani più complessi divenne involontario protagonista di quello che si sarebbe poi rivelato essere uno dei momenti più importanti della storia della musica e dei Queen.

Nel periodo di tempo che intercorse fra la fine del Works Tour e la trasferta in Oceania” racconta Spike, “rientrai per breve tempo nei Boomtwon Rats e quando poi mi riunii ai Queen in Nuova Zelanda ricevetti una telefonata da Bob Geldof. Mi disse che insieme a Midge Ure aveva intenzione di proseguire il messaggio lanciato dalla Band Aid (Il singolo Do They Know It’s Christmas Time”) e che aveva pensato di organizzare un colossale concerto rock previsto per l’estate e chiamato ‘Live Aid’ – con lo scopo di raccogliere denaro per i milioni di affamati dell’Etiopia devastata dalla guerra. Geldof voleva sapere se i Queen se la sentivano di parteciparvi. Mi specificò che non voleva chiederglielo ufficialmente perché potevano anche dirgli di no, così mi chiese di intercedere per lui, cosa che feci.” 

I Queen risposero di essere interessanti alla cosa ma che la realizzazione del progetto sembrava loro inverosimile, per cui dissero di no”. Spike informò Geldof circa il rifiuto della band ma gli consigliò di contattarli personalmente. 

In questa prima fase di preparazione non erano l’unica band a dimostrarsi scettica sulla fattibilità della manifestazione. In realtà, i Queen non solo erano dubbiosi sull’effettiva realizzazione dell’evento ma erano anche ‘offesi’ per il loro mancato coinvolgimento nel progetto Band Aid dell’anno precedente.

Brian May:Quando Bob ci telefonò per dirci che avremmo dovuto assolutamente parteciparvi, su due piedi gli rispondemmo che non ci interessava. E sai perché? Perché non ci aveva chiamato a cantare nel singolo che aveva appena pubblicato per raccogliere fondi! Pensa quanto si può essere stupidi da giovani”.

Afferma Spike: “Sapevo che Brian e Roger erano rimasti molto delusi dal fatto di non essere stati invitati l’anno prima per partecipare alla realizzazione del brano Do They Know It’s Christmas, perciò non mi meravigliai che la loro reazione iniziale fosse quella di concordare con il progetto ma di non credere alla sua concreta realizzazione, e del resto non potevo certo biasimarli”.

Bob Geldof dovette quindi trovare il coraggio e telefonare a Jim Beach per chiedergli se i Queen potessero prendere in esame la partecipazione al suo spettacolo. “Dì al vecchio frocio che sarà l’evento del genere  più grande che sia mai successo” disse Geldof a Jim Beach, con una irriverenza che sarebbe continuata nei mesi successivi. Brian May: “Geldof ci richiamò più volte, dicendoci che ci sarebbe stato chiunque e che lo show avrebbe avuto un impatto superiore a quello di Woodstock, con una finalità anche più nobile”.

Il senso del Live Aid e lo scopo del concerto sembrò colpire molto Freddie Mercury che, parlando della carestia in Etiopia, così ricordava: “Quando ho visto per la prima volta quel servizio televisivo (sull’Etiopia NDR) mi ha colpito tanto che non sono riuscito a guardarlo tutto, ho dovuto spegnere la televisione. Non me la sentivo di soffermarsi su quella questione. Sai che le cose stanno così e ti viene da pensare: beh, cosa posso farci io?. A meno che ti convinci di essere la Madre Teresa del Rock ’n Roll e la senti di metterti in pista per organizzare qualcosa. Direi che ora come ora, Bob Geldof è proprio questo. La Madre Teresa del Rock ’n roll”.

Alla fine, i Queen decisero di partecipare.