Finale Coppa Italia: Ecco l’esibizione di Alessandra Amoroso, che canta inno tra i fischi

05
Mag
2014
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A vederla, così tenera e impaurita, con quegli occhioni verdi lucidi a cantare davanti a 60.000 persone che fischiano, fa una certa tenerezza. Chiunque avrebbe scommesso che Alessandra Amoroso sarebbe scoppiata a piangere o che sarebbe scappata via come una bambina, e invece da brava professionista ha portato a termine l’esibizione, nonostante la cattiva educazione e la mancanza di rispetto verso di lei, verso la nostra nazione e il nostro inno.

La finale di Coppa Italia, che ha avuto luogo sabato scorso e che ha visto sfidarsi Fiorentina e Napoli, oltre ai gravi fatti che hanno visto l’inciviltà delle bombe carta, delle rivolte, degli insulti, e addirittura un giovane tifoso sparato con un colpo di pistola e che ancora combatte tra la vita e la morte, ci ha messo davanti anche allo scempio dei fischi.

Che il calcio italiano sia malato nel suo profondo, ormai ci è chiaro da tempo. Una manifestazione che dovrebbe essere gioiosa, nella quale i tifosi dovrebbero schierarsi con onore e fierezza per il solo fatto di essere arrivati in finale, in Italia altro non è che un modo per farsi guerra, una lotta tra bestie, una rappresentazione spaventosamente realistica dello stato di natura descritto da Thomas Hobbes,  in cui ogni uomo è contro tutti gli altri.

L’entrata in scena di Alessandra Amoroso è avvenuta in ritardo così come in ritardo è iniziata la finale di Coppa Italia, a causa del giovane napoletano gravemente ferito fuori lo stadio. Nel caso ve lo foste perso, ecco a voi l’esibizione della giovane cantante: