Fedez: “il Pd vuole censurarmi, questo è fascismo”
2014

Dopo aver ascoltato l’inno del Movimento 5 Stelle “Non Sono Partito“, scritto da Fedez, due deputati del Pd hanno accusato il rapper di vilipendio e chiesto a Sky di prendere posizione a riguardo, visto che Fedez è attualmente giudice di X Factor.
“Apprendo ora che due esponenti del Pd hanno fatto esplicita richiesta a SKY di prendere posizione riguardo al mio ruolo e alla mia presenza nel programma di X Factor per aver espresso un’opinione politica al di FUORI da tale contesto”, ha scritto Fedez su Facebook.
“Io non sono a X Factor per fare propaganda e mai l’ho fatta, ma da cittadino ho le mie idee politiche e non ho nessun motivo per tenerle nascoste, il fatto che per averle espresse si chieda la mia testa ci riporta indietro di 60 anni alla censura e al fascismo.”
Già lo scorso 8 ottobre Fedez aveva messo al corrente i propri fan di alcune agitazioni nel mondo politico, conseguenza del testo di “Non Sono Partito“, che a quanto pare ha allarmato il Pd: “(l’onorevole) Stefano Pedica ha avuto l’ardire di accusarmi di Vilipendio, mi viene proprio da ridere. Tralasciando il fatto che il reato di Vilipendio implica un’offesa e che gli unici a sentirsi offesi dalle istituzioni sono i cittadini, mi chiedo come il fatto di augurarsi che il CAPO DELLO STATO si presenti SPONTANEAMENTE a deporre su una questione così delicata come la trattativa Stato-Mafia possa essere considerato un reato. A meno che non si ripristini la censura e tutto ciò che non è allineato con il potere venga etichettato come diffamatorio.
Ma il punto è un altro, ed è che la nostra classe politica sembra più concentrata a fare interrogazioni parlamentari su una partita di calcio e a condannare i testi di un “rapper” piuttosto che dedicarsi ad analizzare i veri problemi del paese. Non sono intimidito, si è solo passati dal metodo “Boffo” al metodo “Goffo”. Venendo al pezzo in questione, vorrei precisare alcune cose: Ho deciso di espormi in prima persona e di metterci la faccia non certo per fare propaganda politica, semplicemente credo fortemente nel concetto di “Cittadinanza Attiva” e scrivendo canzoni di professione, penso che questo sia il modo migliore per dare il mio contributo. Non voglio orientare le scelte politiche del mio pubblico e non ho la pretesa di essere nel giusto, ho semplicemente scritto quello che penso.
In un momento per me di grande visibilità mediatica l’ultima cosa di cui avevo bisogno era espormi politicamente, con tutti gli attacchi e le conseguenze che ne sarebbero potute derivare. E’ vero, non è stata una mossa furba, ma oggi più che mai sono orgoglioso di non far parte della cosiddetta ITALIA DEI FURBI.”
Beppe Grillo ha espresso solidarietà a Fedez per queste accuse e per le problematiche lavorative che il Pd gli sta creando.
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