Dopo 18 anni arriva solo ora la verità sullo scioglimento degli 883

09
Giu
2012
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Chi non ricorda la formazione iniziale degli 883, composta da Max Pezzali e dal biondino Mauro Repetto?

La storia degli 883 iniziò a Pavia negli anni ottanta, dove i due compagni di scuola cominciarono a scrivere canzoni, fino ad ottenere un successo strepitoso e a far arrivare i loro album nei primi posti in classifica. Poi, dopo un tour nelle discoteche tra il 1993 e il 1994 la formazione originale degli 883 entrò in crisi e si sciolse.

L’ultimo lavoro del duo è Remix ’94, una raccolta dei principali pezzi dei primi due album in versione remixate dai djs più in voga del momento, con l’aggiunta dell’unico inedito Chiuditi nel cesso. Ebbe un certo successo nelle discoteche e si posizionò al numero 16 tra gli album più venduti del 1994, nonostante l’assenza di promozione dovuta ai primi attriti tra Max e Mauro. Repetto decide in seguito di abbandonare Pezzali per seguire la carriera cinematografica.

Ebbene, le notizie sono due: la prima è che gli 883 potrebbero tornare a lavorare insieme; la seconda è che dopo ben 18 anni dallo scioglimento, finalmente ci è dato sapere il motivo del distacco fra i due, e sono proprio i due protagonisti a spifferarlo, in un’intervista pubblicata su Vanity Fair:

Repetto ha spiegato che quando scoppiò il successo improvviso degli 883, non fu in grado di gestirlo e non si sentì all’altezza della situazione: “Giù dal palco eravamo 50 e 50, portare questa collaborazione sulla scena era impossibile, e mentre Max cantava, saltavo perché non potevo fare altro. Quando siamo arrivati a giocare in Serie A, non ne avevo la capacità né soprattutto la maturità”. Niente litigi o attriti, dunque, Repetto se ne andò dopo un lungo confronto con Pezzali.

Pochi mesi fa i due si sono incontrati a Parigi, hanno chiacchierato per ore e hanno ripreso la conversazione lasciata a metà dopo la partenza di Repetto. Nell’intervista confessano di aver parlato di una possibile reunion, ma per ora tutto resta un mistero, quindi non ci resta che aspettare per scoprire cosa accadrà.