Mediaset denuncia Morgan per affermazioni diffamatorie

13
Apr
2017
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Non si placa la polemica attorno a Morgan e alle parole da lui pronunciate dopo il suo addio al programma di Amici di Maria De Filippi.

A reagire contro Morgan è questa volta l’azienda di Mediaset che ha presentato querela nei confronti dell’artista in seguito alle parole pronunciate (e scritte) contro la scuola e tutto il meccanismo che sta dietro al programma.

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In particolare Mediaset avrebbe dato ordine ai suoi legali di agire nei confronti di Marco Castoldi per le parole “i ragazzi sono manipolati, è un programma televisivo, è tutto montato” definendo anche il programma come un “lager dove i ragazzi vengono trattati come schiavi”. A queste affermazioni si aggiunge anche l’accusa pesante rivolta al programma “Una capatina in quegli studi dovrebbero farla gli assistenti sociali” e successivamente anche all’azienda “responsabile dell’abbassamento culturale dell’Italia negli ultimi 20 anni“.

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Anche Maria De Filippi è intervenuta affermando “Fino ad ora resisto nell’intento di non farmi influenzare dalle nefandezze che, come da altri previsto, sono uscite puntualmente dalla bocca di Morgan continuo a pensare a lui come ad un uomo pieno di doti elevate e rare e non voglio mortificare la mia intelligenza, entrando in ‘lite’ e stilando una lista di accuse. Annoierei chi le cose già le sa e mi direi da sola alcune ovvietà tipo ‘non lo sapevi prima di invitarlo che Morgan dà sempre fuoco a tutto, per il solo gusto di farlo?’. Si, lo sapevo e come detto, ho sbagliato a credere che dandogli la libertà potesse trovare finalmente modo di far conoscere se stesso e le cose che sa. A me piacciono e avrei voluto condividerle. Però non mi va che nel fango ci finiscano i programmi, chi ci partecipa, il pubblico che magari li segue o i tanti che ci lavorano. Non scrivo poesie, non faccio musica, non suono nessuno strumento, ma non per questo mi sento colpevole. E mentre ribadisco che non faccio tante belle cose, non faccio nemmeno quello di cui annaspando, Morgan ci accusa”.