Mai più come con Vasco e Bruce Springsteen. Milano in Musica per EXPO

23
Lug
2013
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I concerti degli ultimi anni ospitati nello stadio di San Siro sono sempre stati vissuti con terrore dopo gli episodi capitati a due mostri sacri come Vasco Rossi e Bruce Springsteen. In quelle occasioni sono state create delle polemiche inverosimili, prima e dopo il concerto: delle vere e proprie crociate contro gli spettacoli perché, a detta di presunti comitati di quartiere, l’impatto sonoro e il transito dei fan crea disordini “indescrivibili”.

Queste visioni apocalittiche non trovano consensi né in palazzo Marino, né in Stefano Boeri che qualche giorno fa ha scritto una lettera aperta nella quale chiedeva al governo una legge quadro sulla musica dal vivo. Tale legge dovrebbe depenalizzare il reato di disturbo della quiete pubblica, stabilire una nuova normativa sui decibel e zonizzazione acustica e non ma, soprattutto, ridurre la burocrazia e le difficoltà per chi organizza gli eventi live.

L’esempio positivo migliore arriva dalla Gran Bretagna dove, grazie al Live Music Act, nell’ultimo anno sono stati aperti 23 mila nuovi locali dove si fa musica live, in Italia, invece, organizzare – ospitare – eseguire dei live diventa sempre più complicato e oneroso.

Questo è stato l’argomento anche di un incontro pubblico svoltosi a Milano al Teatro Parenti, dove veniva affrontato si il tema prettamente dei live, ma in un periodo come quello che si vive nella capitale economica d’Italia, non è possibile scindere qualunque discorso dall’Esposizione Universale del 2015. A cogliere le istanze era presente il Ministro Bray che si è detto “convinto che il Paese abbia bisogno di una legge che regoli non solo lo spettacolo dal vivo, ma l’intero sistema”, inolltre ha dichiarato di star “predisponendo gli strumenti di conoscenza, condivisione e lavoro necessari per raggiungere questo obiettivo, che voglio realizzare insieme a tutti i soggetti che compongono la filiera musicale.”

Non ci resta, come sempre, che sperare….