Gianni Morandi parla di immigrazione su Facebook e viene bombardato di insulti

23
Apr
2015
Pubblicato da:

Lo scorso 21 aprile Gianni Morandi ha pubblicato su Facebook un suo pensiero riguardo all’immigrazione e alla terribile situazione che ha portato a trasformare il nostro mare in una tomba di centinaia e centinaia di anime. Molte persone hanno apprezzato quel che ha scritto il cantautore, ma molte altre gli si sono rivoltate contro ricoprendolo di insulti.

Ma andiamo con ordine. Sono le 12:31 quando Gianni Morandi scrive: “A proposito di migranti ed emigranti, non dobbiamo mai dimenticare che migliaia e migliaia di italiani, nel secolo scorso, sono partiti dalla loro Patria verso l’America, la Germania, l’Australia, il Canada… con la speranza di trovare lavoro, un futuro migliore per i propri figli, visto che nel loro Paese non riuscivano ad ottenerlo, con le umiliazioni, le angherie, i soprusi e le violenze, che hanno dovuto sopportare! Non è passato poi così tanto tempo…”

Passano pochi minuti e il web impazzisce: quello che doveva essere un messaggio di solidarietà e di speranza diventa il luogo dove si scatena la più feroce retorica razzista, ma il cantautore bolognese riesce a rispondere ad alcuni di loro sempre in maniera educata e senza perdere la calma.

Tra i vari messaggi degli utenti, molti invitavano Morandi a “non fare moralismo col portafoglio pieno” e ad “accogliere questi migranti nelle tue ville”. Altri commentano “Gli italiani emigranti facevano la fame, questi dormono in alberghi a quattro stelle”, scrivendo “Gianni questa volta hai toppato, ti sono tutti contro”. Tra i vari commenti troviamo anche “Ma che stro… di paragone è questo …continua a cantare che è meglio” e non stiamo qui a scrivervi tutti gli altri messaggi pieni di odio e di insulti che si è dovuto sorbire Morandi. D’altronde, nel caso voleste leggerli, potete andare a dare un’occhiata sulla sua pagina Facebook ufficiale.

Ieri il cantante di “Solo Insieme Saremo Felici” ha scritto un altro post: “Sono sorpreso dalla quantità di messaggi al mio post di ieri. Sto continuando a leggere ma penso sia impossibile arrivare in fondo… 14mila messaggi! Ho anche risposto ieri sera per un paio d’ore. Forse non mi aspettavo che più della metà di questi messaggi facesse emergere il nostro egoismo, la nostra paura del diverso e anche il nostro razzismo. A parte gli insulti, che sono ormai un’abitudine sulla rete, frasi come “andrei io a bombardare i barconi” o “sono tutti delinquenti e stupratori” oppure “vengono qui solo per farsi mantenere”, mi hanno lasciato senza parole… Magari qualcuno di questi messaggeri, ha famiglia, figli e la domenica va anche a messa. Certamente non ascolta però, le parole di Papa Francesco…”