Biografia Sanremo 2010

La sessantesima edizione del Festival della Canzone Italiana si svolgerà a Sanremo nelle serate dal 16 al 20 febbraio 2010.

Partecipano 24 interpreti che propongono altrettanti brani, suddivisi in due categorie: Artisti (16) e Nuova Generazione (8). Il vincitore delle terza edizione di X Factor è stato ammesso di diritto nella categoria Artisti.


Il Festival della canzone italiana è una manifestazione canora che ha luogo ogni anno a Sanremo.

Nel 1948 fu organizzato a La Capannina, storico locale versiliese, il primo Festival Canoro Nazionale. L'iniziativa fu replicata anche l'anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951. Nacque così il Festival della canzone italiana, noto anche come Festival di Sanremo.

Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 una analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può essere considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che viveva l'Italia e l'Europa intera.

Il Festival ha cadenza annuale, e si tiene durante la stagione invernale: attualmente si svolge al Teatro Ariston di Sanremo in un periodo che oscilla tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. Originariamente la sede del Festival era il salone delle feste del Casinò di Sanremo, ed il periodo di svolgimento cadeva intorno alla fine di gennaio. Pur essendosi susseguite continue modifiche alla formula del concorso, resta essenzialmente una gara canora nella quale diversi interpreti propongono canzoni originali da presentare in prima assoluta, quindi mai eseguite pubblicamente in precedenza, pena la squalifica: canzoni composte da autori italiani, e votate da giurie scelte o mediante il voto popolare.

Nella prima edizione, soltanto tre interpreti si avvicendarono a cantare le canzoni in gara. Il numero di cantanti si accrebbe nella seconda edizione e dalla terza edizione in avanti, ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con duplice interprete, duplice direzione orchestrale e duplice disco (con rarissime eccezioni): questa formula, con esclusione del 1956, è perdurata fino all'edizione del 1971. Dal 1967 invece ciascun artista può concorrere soltanto con una canzone. Tra le edizioni del 1981 e del 1984 alcune canzoni sono state presentate in lingua inglese, e una in francese, anche se erano sempre italiani i loro autori. Alcuni artisti internazionali, in gara nelle edizioni degli anni '60, hanno proposto versioni in cui di italiano c'era solamente il titolo della canzone.

Dal 1984, con esclusione del 2004, è stata istituita la categoria detta delle Nuove Proposte (o Giovani) che di fatto proclama una ulteriore canzone vincitrice.

In oltre cinquant'anni di storia, per il festival sono passati la maggior parte dei nomi celebri della canzone italiana. Nella metà degli anni Cinquanta fu fonte d'ispirazione per la creazione dell'Eurofestival.

Essendo la manifestazione di musica leggera più famosa in Italia, con un certo riscontro anche all'estero (è trasmesso anche in Eurovisione), il Festival è diventato uno dei principali eventi mediatici della televisione italiana e non manca di sollevare dibattiti e polemiche ad ogni sua edizione.

Nel 1967 ha conosciuto una pagina di cronaca nera, quando il cantante Luigi Tenco venne trovato privo di vita nella sua camera d'albergo, poche ore dopo il termine della seconda serata di quella edizione a cui aveva preso parte.

Le prime edizioni del Festival, da quella del 1951 a quella del 1954, erano trasmesse esclusivamente per radio dal Casinò di Sanremo; successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno.

Dal 1982 è stato istituito un ulteriore premio assegnato dalla stampa accreditata al Festival, detto anche Premio della critica, che si è poi raddoppiato con l'avvento delle Nuove Proposte. Dal 1996 tale premio è intitolato a Mia Martini, che fu la prima ad aggiudicarselo. Nelle ultime edizioni, altri riconoscimenti e menzioni speciali a latere sono stati assegnati ad alcune tra le canzoni in gara. Tra questi si segnala il Premio Volare per il miglior testo, il cui nome è ispirato alla canzone di Domenico Modugno (scritta da Franco Migliacci) che vinse nel 1958. È recente anche la consuetudine di assegnare, nella cornice sanremese, alcuni premi "alla carriera" a personaggi del mondo dello spettacolo, talvolta partecipanti alla gara, tal altra invitati per l'occasione.

* 1953: introduzione della doppia interpretazione e direzione orchestrale di ogni brano, che durerà fino al 1971, con eccezione del 1956.
* 1955: prima diretta TV.
* 1958: prima diretta con Eurovisione.
* 1961: la classifica finale viene decretata una tantum tramite il concorso dell'Enalotto ed annunciata sette giorni dopo la serata finale.
* 1964: per quest'edizione e la seguente, uno degli interpreti di ogni brano è un artista di fama internazionale, che si esibisce, salvo rare eccezioni, in italiano.
* 1972: ripristino dell'esecuzione singola.
* 1974: per la prima volta, si distinguono gli interpreti in Big, ammessi di diritto alla serata finale, e Giovani, sottoposti al rischio dell'eliminazione.
* 1977: il Festival si sposta dal Casinò al Teatro Ariston. Prima edizione trasmessa a colori con sistema PAL per l'intero territorio italiano.
* 1980: le canzoni sono cantate su base musicale, sebbene in alcune occasioni sarà già utilizzato il playback.
* 1982: viene istituito il Premio della Critica.
* 1984: per la prima volta i Big, votati tramite il concorso Totip, costituiscono una sezione separata rispetto alle Nuove Proposte o nuovi talenti, che vengono votate tramite giurie popolari per determinare una propria classifica; per quest'edizione e la seguente, le esibizioni sono in playback.
* 1986: ripristino dell'esecuzione su base musicale.
* 1990: tornano l'orchestra dal vivo e le giurie popolari per tutti i cantanti in gara. Solamente nel 1990 il Festival venne svolto in un'altra sede (nel nuovo Mercato dei Fiori situato nella Valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ma edizione, per la maggiore capienza dei locali.
* 1992: per quest'edizione e la seguente, viene reintrodotta l'eliminazione dalla finale per la sezione Big.
* 1994: l'organizzazione del Festival torna ad essere appannaggio della Rai.
* 1996: le Nuove Proposte sono tutte ammesse alla serata finale a loro dedicata.
* 1998: il vincitore delle Nuove Proposte è ammesso a concorrere per la vittoria nella categoria Big.
* 1999: introduzione delle Giurie di Qualità, composte da personaggi del mondo dello spettacolo. Mancherà soltanto nel 2004.
* 2002: per quest'edizione viene reintrodotta l'eliminazione per le Nuove Proposte; introduzione del voto palese per ogni componente della Giuria di Qualità, che si esprime sulle canzoni finaliste.
* 2004: nessuna distinzione degli artisti in sezioni; introduzione del voto popolare tramite messaggeria telefonica.
* 2005: suddivisione in più categorie, con eliminazione; i vincitori delle varie categorie concorrono al premio assoluto; reintroduzione del voto misto, tra differenti tipi di giurie.
* 2007: ripristino delle sole categorie Big e Giovani, con eliminazione solo per questi ultimi.
* 2009: Prima edizione trasmessa nel formato televisivo 16:9 sul DTT per l'intero territorio italiano e in HD (alta definizione) nelle zone sperimentali. Inoltre il concorso viaggia per la prima volta sul web.
* 2010: in gara c'è una categoria di cantanti stranieri. Uno dei posti tra gli Artisti in gara è di diritto del vincitore di X Factor come premio aggiunto ricevuto per la vittoria.

La manifestazione canora deve la sua nascita e la sua longevità, e anche il suo successo internazionale, al filone tradizionale delle canzoni melodiche, ispirate alle arie del melodramma, il cui stile, pur conoscendo una serie di evoluzioni, ha mantenuto i tratti distintivi fino ai giorni nostri, finendo col riconoscersi in essa.

Lo stesso impiego dell'orchestra nelle esibizioni sul palco (che è mancato soltanto negli anni 80) ha permesso forse che sopravvivesse questo genere di canzoni con ampio dispiego di strumenti ad arco, melodie classicheggianti, una struttura standard della forma-canzone, e un lessico passionale riconducibile alle frasi d'amore, che al Festival di Sanremo hanno trovato terreno fertile, fino a coniare il termine "sanremese", e assegnare questa discutibile etichetta anche ad alcuni artisti che hanno preso parte a più edizioni, come se costoro potessero ottenere un certo successo soltanto tramite questa vetrina mediatica, o da questa ottenere un certo potere di acquisto in rapporto alla propria casa discografica.

Sinonimo di qualità è stato, per molti critici del settore, il proporre a Sanremo canzoni lontane dallo stesso cliché cosiddetto sanremese, restando fedeli al proprio stile: analogamente, molti artisti, pur possedendo una cifra artistica differente, scegliendo di partecipare a Sanremo, hanno preferito presentare canzoni in sintonia con la manifestazione, in modo da attirare i consensi di un pubblico più vasto, a rischio di una propria coerenza artistica. Per altri ancora, è bastato partecipare per farsi guardare in modo sospetto da parte di pubblico e critica, che quindi si sono chiesti a cosa era dovuto questo che per alcuni artisti doveva essere una sorta di scesa a compromessi con il mercato. Da un altro punto di vista, la presenza di alcuni artisti di spicco non ha fatto che nobilitare la stessa gara canora: ne sono l'esempio più significativo i numerosi artisti internazionali che negli anni 60 hanno accettato l'invito a prendervi parte.

Altri generi musicali nel corso degli anni hanno trovato posto nella kermesse sanremese, essendo questa una vetrina promozionale, utile alle major discografiche per promuovere i propri artisti a una fetta considerevole di pubblico, quindi includendo anche quelle fasce giovanili che non si specchiano necessariamente nel genere melodico "tout court". Ecco quindi che Sanremo attraversa, anche se in modo parziale, la stagione beat degli anni 60, e partecipa in parte della stagione aurea dei cantautori anni 70, nonostante il disinteresse di molti suoi esponenti, e offre da sempre il polso della situazione sulle nuove istanze musicali. Negli ultimi anni è quindi una attenzione precipua delle major e delle rispettive direzioni artistiche, quella di mettere l'accento sulle nuove tendenze, aldilà della categoria Nuove Proposte, che non sempre è stata apportatrice di idee innovative, ma spesso solo di nuovi interpreti.

Ecco quindi che per molti artisti esponenti del genere indie e rock, partecipare a Sanremo ha coinciso con l'inizio delle proprie fortunate carriere o di una loro maggiore popolarità.

Per contro, si può affermare che il Festival non è esaustivo dell'intero panorama musicale italiano, che conosce molte infinite realtà ed artisti.

Da sempre oggetto di discussione sono state le discordanze tra i verdetti delle giurie e le vendite dei rispettivi dischi, le quali sono state definite come il verdetto del pubblico, quindi più veritiero in quanto in grado di distribuirsi nel corso del tempo, e non a seguito di un ascolto da parte di alcuni giurati.

Molte canzoni penalizzate dalle giurie sono state definite infatti come canzoni non immediate, tali da non essere apprezzate al primo ascolto, fino a decretare, tramite l'insieme dei consensi di pubblico e critica, un vincitore morale, quasi sempre differente dal vincitore ufficiale, e spesso anche dai premi assegnati dagli addetti ai lavori. Soprattutto nelle gare che comprendevano serate ad eliminazione, e quindi il verdetto di alcuni giurati, l'estromissione di alcune canzoni ha fatto gridare allo scandalo, e spesso il responso degli acquirenti di dischi ha dato torto ad alcune giurie che sono state definite "miopi", e della cui competenza in materia l'opinione pubblica ha spesso dubitato, fino ad ipotizzare (senza mai riscontri concreti) una certa manipolabilità delle stesse da parte dei discografici.

Meno indicativi invece i piazzamenti nelle gare dove tutte le canzoni in gara avevano assicurata la serata finale, ed in maggiore misura i risultati dei voti popolari, dove era logico aspettarsi delle preferenze che non potessero rispecchiare la qualità delle canzoni, laddove la presenza dei giurati appunto esigeva (e quasi mai otteneva) un giudizio più obiettivo che potesse distinguere le canzoni degne di nota da quelle più corrive o di cattivo gusto.

Numerosi i casi di questa ampia forbice tra consenso delle giurie e di pubblico. Tralasciando quelli che sono stati semplicemente dei trampolini di lancio per molti artisti aldilà dei loro risultati e delle stesse canzoni proposte, si possono citare alcuni esempi di canzoni successivamente rivalutate: Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano del 1966, Una rosa blu di Michele Zarrillo del 1982 (che lo stesso Zarrillo ha rilanciato nel 1998), Vita spericolata di Vasco Rossi del 1983, 1950 di Amedeo Minghi dello stesso anno, Donne di Zucchero del 1985, Confusa e Felice di Carmen Consoli del 1997, fino a Mentre tutto scorre dei Negramaro del 2005.
Fonte: wikipedia.org