Biografia Within Temptation

I Within Temptation nascono nel 1996, su un’iniziativa di Robert Westerholt che ha trovato nella sua ragazza, Sharon den Adel, la cantante ideale per iniziare il progetto. Sulla spinta del neo – Gothic metal iniziato, dalla seconda metà degli anni ’90, da gruppi quali Theatre of Tragedy od i connazionali The Gathering, i Within Temptation trovano immediatamente (meno di due mesi) una label in grado di supportarli: la olandese DSFA.
Nell’aprile del 1997 esce quindi per il mercato olandese “Enter” (distribuzione italiana: 99th floor; attualmente, casa di distribuzione ignota. Per ulteriori informazioni, v. Capitolo 3). L’album viene accolto discretamente: i WT escono in un periodo in cui il Gothic era all’attenzione di tutta la stampa quale rinnovato genere nel metal, ed Enter è uno splendido esempio di goth-doom che rispetta in pieno tutte le regole del caso (ovvero: duale contrasto nella voce growl rispetto ad angeliche voci femminili, tastiere in primo piano, ritmi rallentati e lyrics decadenti).
I WT iniziano quindi ad effettuare un tour di festival, tra cui anche il famoso Dynamo, per portarsi all’attenzione del resto d’Europa. Durante questo periodo, si rafforza il rapporto quasi di gemellaggio tra i WT e gli Orphanage, altra bandformatasi proprio nello stesso periodo dei Within, e che loro hanno sempre supportato fino alla fine. (Gli Orphanage si sono sciolti nella primavera del 2006). A testimonianza di questo rapporto di lunga amicizia, ci sono vari avvenimenti che verranno illustrati nei successivi capitoli; per quanto riguarda il periodo “Enter”, gli Orphanage sono presenti:
- Come vocals in “Deep Within”;
- Come chitarre in “Pearls of light”;
- Come synth ed elettronica ad assistenza di Martjin Westerholt, fratello di Robert, lungo tutto l’album.

A seguito dell’intensa attività live a supporto di Enter, una discreta dose di successo non tarda ad arrivare in Germania, Austria, la natia patria Olanda e, parzialmente, la Francia: i WT decidono, quindi, di incidere un EP in grado di fungere da collante tra Enter ed il prossimo album. Esce quindi, nella primavera del 1998, a solo un anno di distanza dalla precedente release, “The dance”.
In questo mini album sono presenti 3 nuove tracce e 2 remix delle canzoni di Enter; i WT decidono quindi di rilasciar e il loro primo PV (Private Video, ovvero video musicale) e tocca proprio a “The dance” fungere da singolo. Il video, invero di qualità piuttosto infima, consente comunque alla band di far conoscere il suo nome anche al resto d’Europa, arrivando a porsi quasi a band rivale dei Gathering (i quali, attualmente, hanno preso le distanze dal loro passato gothic).
n Italia, il video “The dance” girava con cadenza praticamente settimanale nell’inserto “Sgraang!” (specializzato in hard rock ed heavy metal in genere) della defunta “TMC 2 – Video Music”: cominciano così le prime recensioni sui magazine specializzati e le prime interviste anche nel nostro paese.

Tuttavia, questa incessante attività della band dalla sua nascita al 1998 fa sì che, nel 1999, i WT prendano la decisione di fermarsi: sia Robert che Sharon esprimono il desiderio di finire gli studi in università ed il nome della band rimarrà in effetti silente fino al 2000.

Nel 2000, la band ricomincia un’attività live con dei festival abbastanza rinomanti nella madre patria quali Waterpop, Bospop e Lowlands (la stessa location successivamente immortalata sul Dvd di Mother Earth). In questo modo, i WT aprono la strada al loro, attesissimo, secondo album: “Mother earth”, uscito in Olanda, Austria, Belgio, Germania e Francia il 1° dicembre del 2000. Inizialmente, come singolo apripista fu scelta “Our farewell”; per questa canzone, tuttavia, la band non ha mai registrato un video.
Con questo album, i WT decidono di staccarsi dall’atmosfera puramente gothic delle loro precedenti release per concentrarsi maggiormente su atmosfere celtiche e new age, grazie ad un uso sapiente di synth ed elettronica che restituiscono maggiore sinfonicità alla loro musica; come diretta conseguenza, tuttavia, la voce growl di Robert verrà accantonata per sempre, in quanto lo stesso Robert ha più volte dichiarato, nel corso degli anni, che ormai la sua voce non si adatta più allo spirito della musica che muove i WT.

Con “Our farewell” ed il suono bombastic (come Sharon ama sempre definire la sua musica) dei nuovi Within Temptation, il bacino di utenza non tarda ad allargarsi, anche se ancora non si può parlare di vero e proprio successo. È nel 2001 che, grazie alla partecipazione della band al Pinkpop Festival (100.000 visitatori) e ad altri grossi eventi dentro e fuori dall’Olanda (come il Dynamo), la band si concede il lusso di un secondo singolo: “Ice Queen”. Il successo, enorme, non tarda ad arrivare, tanto che ad una prima versione, piuttosto squallida, del video segue una seconda versione a budget maggiorato, che apre le porte di canali musicali quali Viva ed MTV. L’album si piazza al n° 3 della classifica olandese, mentre Ice Queen non fatica ad essere il singolo n° 1 sia in Olanda che in Belgio. Mother Earth, quindi raggiunge lo stato di disco di platino.

Al successo, tuttavia, si accompagnano anche eventi nefasti: la band, difatti, comincia ad accusare i primi segni di stanchezza di alcuni membri, per i quali la musica è sempre stata nient’altro che un piacevole passatempo extra lavorativo. Invece, la direzione che i WT stavano prendendo richiedeva uno sforzo umano ed una partecipazione sempre maggiore: per questo motivo, nel 2001, a pochi mesi di distanza dell’uscita del singolo “Ice Queen”, il batterista Ivar der Graaf, il fratello di Robert Martjin (tastierista – attualmente impegnato nel progetto “Delain”) ed il chitarrista Michiel Papenove lasciano la band.

Come loro sostituti, vengono scelti rispettivamente: Stephen van Haestregt (batterista degli Oprhanage), Martijn Spierenburg (tastierista) ed il chitarrista dei Vas Licht Ruud Jolie (con cui, pare, il divorzio dalla band originaria non sia stato propriamente pacifico).

La nuova line – up (stravolta nel 50% dei membri), oltre a registrare la nuova versione del video “Ice Queen” porta, pochi mesi dopo, all’uscita del terzo singolo di Mother Earth, ovvero la title track stessa. Anche qui, una produzione ad alto budget porta i WT ancora più in alto, aprendo le porte del successo in Germania ed in Francia. Segue un’intensa attività live a supporto dei Paradise Lost (che li porta persino in Italia a fare un’unica data a Milano della durata di 45 minuti!): ciò apporta al nome WT nuova risonanza, tanto che, nel 2003, l’album Mother Earth viene rilasciato, finalmente,
in tutto il mondo, in una versione digipack appositamente dedicata. (Quella attualmente disponibile sul mercato italiano, con la copertina verde; il fallimento della 99th floor, difatti, fa perdere le tracce dell’album in Italia fino all’interessamento della Gun, attuale label distributrice in partnership con la BGM)

Forti del successo internazionale, nel 2003 i WT vincono il premio TMF in Olanda come “Band olandese più conosciuta all’estero”, un premio che non hanno mai smesso di ottenere ad ogni nuova uscita discografica.LINE-UP ORIGINARIA CHE HA COMPOSTO MOTHER EARTH:
Sharon den Adel (voci), Robert Westerholt (chitarre), Martjin Westerholt (sintetizzatori), Ivar de Graaf (batteria), Jeroen van Veem (basso), Michiel Papenhove (chitarre).

LINE-UP SUCCESSIVA ALL'USCITA DEL SINGOLO ICE QUEEN:
Sharon den Adel (voci), Robert Westerholt (chitarre), Stephen van Haestregt (batteria), Martijn Spierenburg (tastiera, synth e programmazione), Ruud Jolie (chitarre), Jeroen van Veem (basso).

Il successo costantemente in crescita della band con “Mother Earth” ha fatto sì che i fan della vecchia guardia rimanessero a bocca asciutta, per quanto riguarda nuovo materiale, per ben 3 anni.

I WT hanno quindi ben pensato di mettere un freno a tanta sete con un singolo, uscito nell’estate del 2003 solo per il mercato olandese, contenente una cover di uno dei cavalli di battaglia di Kate Bush: “Running up that hill”. Stranamente, il forte amore per la band nei confronti di Tori Amos, quasi una rivale di Kate Bush, avrebbe fatto pensare a tutto, ma non di certo di sentire Sharon cantare una canzone della nemica della sua artista preferita. Ad ogni modo, per una cover tanto ben riuscita i WT hanno girato anche un video.

Sempre a cavallo tra “Mother earth” e la nuova release, la band decide di offrire ai fan un’altra celebrazione del loro successo con il dvd live del tour di “Mother Earth” uscito nell’autunno del 2003. Dvd ricchissimo, contenente un collage delle date al Rock Wretcher 2003, Pukkelpop 2003 e Lowlands 2002. In più, un secondo dvd contenente oltre un’ora e mezza di filmati e, per pochi fortunati, un’edizione limitata con il regalo il cd audio dei concerti presenti sul dvd 1.

A 4 anni di distanza da “Mother Earth”, nel novembre 2004 esce l’attesissimo album della conferma delle ottime premesse lanciate con il precedente lavoro per i WT: “The silent force”.

Preceduto dal singolo “Stand my ground”, l’album ottiene immediatamente un successo enorme in Olanda, Francia, Germania, Belgio, Finlandia, Austria e Svizzera. Sorretto da un suono allo stesso tempo potente (per la prima volta, la band utilizza un vero coro russo ed un’orchestra di 80 elementi) eppure maggiormente commerciale, l’album non fatica a guadagnarsi le simpatie di paesi prima estranei alla band quali la Spagna e la Grecia. Con un video in heavy rotation sui maggiori canali musicali, non si fatica a credere che l’album raggiunga lo stato di platino nella sola Olanda a 3 mesi dall’uscita.

I singoli successivamente estratti da Silent force sono stati “Memories” (febbraio 2005) ed “Angels”( Giugno 2005). In concomitanza con l’uscita di quest ultimo, la band ha ricevuto in Olanda il TFM awards per quanto riguarda la categoria “Migliore band rock” ed un World Music Award come “band olandese più famosa all’estero” (non suona stranamente familiare?). L’estate 2005 vede i Within impegnati nei soliti festival estivi (Pinkpop, Rock Am Ring ecc.) e come supporto agli Iron Maiden a Parigi ed a Zurigo.

Nell’autunno 2005 esce il dvd live del “Silent Force tour”, anche stavolta impreziosito da un’edizione limitata con cd bonus in regalo (invero, di qualità decisamente inferiore, per quanto riguarda la produzione, di quello presente nel dvd di “Mother earth”). Con questo dvd, la band offre un’eterna testimonianza dello stato di band di enorme successo grazie alla ripresa del mitico concerto avvenuto nella Java Island a luglio 2005: oltre due ore di concerto, una scaletta speciale che spazia tutta la produzione (da Enter alle B-sides dei singoli), special guest (immancabile il singer degli Orphanage George Oosthoek) e persino i “vecchi” WT riuniti per la prima volta dopo 4 anni sul palco.

Ad oggi, l’album “The Silent Force” ha venduto oltre 500.000 copie…

Nel dicembre 2005, al termine del tour mondiale di Silent Force, Sharon e Robert sono diventati genitori della piccola Eva Luna: congratulazioni!

Nella primavera del 2006, I Within Temptation offrono la loro collaborazione per la realizzazione della colonna Sonora del videogioco “The chronicles of Spellborn”, per la quale scrivono due canzoni e qualche traccia strumentale. Proprio le due canzoni incise per il videogioco (“The howling” e “Sounds of freedom”) vengono usate dalla band durante alcune sporadiche apparizioni nei festival estivi europei come succosi antipasti dell’imminente album in via di completamento.

“Una summa di tutto quello che I Within Temptation sono stati sinora. Il cuore di tutto che non è altro, poi, che la nostra musica, quello che più ci rappresenta”. Con queste parole, Sharon introduce il quarto capitolo in studio dei Within Temptation: The Heart of Everything. L’album viene anticipato il 2 febbraio 2007 dal primo singolo ufficiale
“What have you done”, che vede Keith Caputo, cantante dei Life of agony (band che sia Sharon che Robert hanno fortemente amato), in qualità di guest singer. Uscito in tutta Europa a cavallo tra il 9 ed il 17 marzo 2007, The Heart of Everything rappresenta in effetti, musicalmente parlando, una condensazione di tutto quello che i
WT sono stati dai loro esordi fino alle estreme orchestrazioni di Silent Force.

A neanche una settimana dall’uscita dell’album, vengono annunciate le prime date del tour che, con gran sorpresa, parte dal sud dell’Europa; l’Italia viene quindi omaggiata per essere tra i primi paesi toccati dalla band con ben due date: il 29 marzo all’Alcatraz di Milano ed il 30 marzo all’Alpheus di Roma.

Il successo di The Heart of Everything è immediato: a neanche due settimane dall’uscita, si piazza al n°1 delle chart olandesi, ed anche nel resto d’Europa i WT realizzano vendite mai raggiunte sinora, piazzandosi persino timidamente alla posizione n°48 della Top50 italiana

Il primo giugno 2007 esce il secondo singolo: “Frozen”. Per questa release, i WT decidono di devolvere ogni ricavato dalla vendita del singolo all’associazione Child Helpline International; contemporaneamente al
video di “Frozen”, viene girato anche quello di “The howling” che verrà utilizzato in Inghilterra ed in America. Difatti, il 24 luglio 2007 The Heart of Everything viene lanciato in USA e ciò rappresenta il debutto ufficiale americano della band, grazie ad una distribuzione capillare dell’album che, in poco tempo, diviene il #1 nella chart Heatseekers
(la classifica delle “nuove” proposte più calde d’America). Naturale quindi un’estate completamente in tour per la band che si ritrova, a cavallo tra luglio e settembre, in America ed in Giappone.>

A settembre 2007 i WT vengono nominati per i TMF Awards (i Grammy olandesi), e si porteranno a casa il premio come miglior video per “What have you done?” e per il miglior live; ad ottobre, la band viene nominata come miglior proposta olandese per gli MTV Europe Awards, e ne usciranno vincitori.

Viene quindi naturale celebrare un successo che pare inarrestabile con l’uscita del terzo singolo estratto da THOE: stavolta è il turno della ballad “All I need”. Il singolo viene annunciato per il 12 novembre 2007, nello stesso giorno viene inoltre programmata l’uscita della versione speciale di The Heart of Everything, contenente un dvd bonus ed alcune bonus track acustiche sul cd.

Il 24 novembre i WT avrebbero dovuto tenere il mega-show conclusivo dell’era The Heart of Everything al Beursgebouw di Eindhoven, con tanto di registrazione del dvd commemorativo stile Java Island: il condizionale è dovuto non tanto al fatto che la band non abbia tenuto lo show, o per il fatto che non sia stato spettacolare, quanto per il fatto che il successo di vendite dei biglietti per Eindhoven ha fatto sì che la band annunciasse, con largo anticipo, che il 7 febbraio 2008 si sarebbe tenuto all’Ahoy di Rotterdam un grande concerto con la Metropole Orchestra.
Con l’inizio del 2008, quella che pare una fonte di energia inesauribile porta i WT ad iniziare una seconda tranche di tour europeo a supporto di THOE; tour che, con enorme sorpresa, parte proprio dall’Italia con le date del 10 gennaio all’Estragon di Bologna e dell’11 gennaio al Live Club di Trezzo sull’Adda (MI).

Come preannunciato, il 7 febbraio si tiene il concerto-evento all’Ahoy di Rotterdam, denominato “Black Symphony” e che viene filmato per una futura release in dvd. Questo spettacolo chiude simbolicamente il capitolo “The heart of everything” nella vita della band, nonostante venga annunciato proprio il 7 febbraio un tour autunnale nei teatri Olandesi ed una primavera tutta Sudamericana per i WT, nonché gli immancabili festival estivi.

Insomma, il cuore di tutto quello che sono i Within Temptation pare sia stato apprezzato come non mai: il futuro pare sempre più radioso, ed il successo sempre più incontenibile.


La band sarà impegnata durante l’estate 2008 nei festival estivi e nella promozione del dvd della “Black Symphony”, ovvero lo spettacolo con la Metropole Orchestra tenuto all’Ahoy di Rotterdam. In autunno ci sarà il tour per i teatri olandesi e, nel mentre, i nostri hanno dichiarato di aver cominciato le registrazioni del successore di “The heart of Everything”.
Fonte: within-temptation.org