Victor e Tiziano sposi “Il mio miracolo sullo sfondo del Monte Circeo”

16
Lug
2019
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Tiziano Ferro e il suo matrimonio, la notizia che ormai dalla giornata di domenica 14 luglio continua a riempire le pagine dei quotidiani nazionali. L’artista aveva programmato tutto e oggi, sulla questione, arriva la sua lettera al Corriere della Sera.

L’artista parla di ricordi, di gioventù, di speranza, ma soprattutto parla di fede, quella fede che da tempo teneva rilegata ai suoi pensieri e ai suoi quaderni riguardo l’avverarsi di un sogno. Il suo sogno con Victor.

Fino a pochi anni fa nessuno conosceva la mia storia. Solo le chiese, il mio inconscio, i miei quaderni; qualche cuscino, la mia mente e le sue stanze. Solo io, a guardarmi ogni mattina allo specchio, senza apprezzarmi. Per poi ricominciare. Finché ho conosciuto l’amore. Mi ricordo quando, appena ventenne, sfogliavo libri in cui si parlava di omosessualità. Avevo il terrore di ritrovarmi nelle storie raccontate esplicitamente, quando timoroso andavo a cercare quei volumi stipati in un settore piccolissimo nelle librerie del centro di Latina. Guarda caso il settore era sempre «Psicologia», guarda caso ero sempre l’unico. E mentre tutti si affollavano davanti ai tavoli con l’ultimo romanzo di Stephen King o di Paulo Coelho, io stavo là, sceglievo insofferente e impaurito tra i titoli che mi ispiravano di più. Cercando una strada, un suggerimento, la salvezza, o forse solo cose che conoscevo già ma che — viste nero su bianco — forse mi sarebbero sembrate più semplici, meno aliene e alienanti, possibili e comunque appartenenti alla vita di tanti altri esseri umani, oltre che alla mia.”

Tiziano Ferro si definisce cattolico, crede in Dio, nella speranza e ha fede che un giorno le cose possano cambiare. Negli anni racconta di aver provato un’immensa delusione davanti alle disparità dei diritti, ma dentro di se nutre la speranza che tutto questo un giorno possa cambiare.

“Anch’io sono cattolico. Ma il messaggio che porto nel cuore è quello dell’amore universale, della carità, del soccorso reciproco, del rispetto per tutti, della compassione. Né ragione, né torto; questa è semplicemente la mia esperienza, la mia storia.  […] Ma io sono cattolico. Quindi, ho ancora fede. I miracoli? Io il mio lo immaginavo sullo sfondo del Monte Circeo, la mia terra, il mio mare. E poi l’amore, solo amore. Il mio è un Dio che ama, che custodisce, che non chiede pegno. È un Dio simpatico. Un miracolo è tutte le volte che una cosa riesce meglio di come te l’aspettavi. Un miracolo è tutte le volte che la vita è più bella di come l’avevi immaginata. E qualche giorno fa, davanti al mio mare, di fronte al mio monte, il mio uomo e io ci siamo sposati.”