Tutti uniti nel ricordo di Paolo Borsellino, scomparso il 19 luglio 1992

19
Lug
2017
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Sono passati 25 anni da quando, il 19 luglio del 1992 durante la strage in Via D’Amelio a Palermo fu ucciso Paolo Borsellino. La sua morte è arrivata esattamente 57 giorni dopo la strage di Capaci dove come lui perse la vita il collega Giovanni Falcone.

In questo giorno di ricordo e memoria, da Eros Ramazzotti a Biagio Antonacci, sono in tantissimi a ricordare questo momento, dove Paolo Borsellino e molti della sua scorta persero la vita. I messaggi pubblicati da questa mattina sulle pagine social (da Instagram, a Twitter, a Facebook):

Biagio AntonacciNon avrete mai fine, non sarete mai persi ne mai vinti, il vostro eterno è dentro i nostri occhi…. con infinito onore

Eros Ramazzotti “”PALERMO, 19 LUG – Il 19 luglio 1992 un’autobomba esplose in via Mariano D’Amelio a Palermo uccidendo il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti della polizia di Stato che lo scortavano, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter, Cosina e Claudio Traina. Oggi ricorre il 25simo anniversario della strage. PER NON DIMENTICARE MAI

Piero PelùGiovanni e Paolo, ormai vi chiamo per nome perché siete diventati persone familiari per me e per milioni di italiani, tutti quei cittadini onesti che credono e lottano ogni giorno perché questa grande nazione non venga consegnata nelle mani delle mafie” e che si conclude con il motto “Arrendersi mai

NoemiAvevo dieci anni nel 1992, nonostante fossi una bambina mi resi conto chiaramente della violenza spropositata che si era abbattuta in via D’Amelio quella mattina del 19 luglio. Lo intuii dai discorsi dei miei genitori e dall’atmosfera di sconfitta che si respirò da quel giorno per molto tempo. Oggi sono passati 25 anni e il mondo è cambiato, come se da quella giornata di luglio fossero passati secoli. Di una sola cosa però dobbiamo rimanere certi: anche il semplice silenzio è mafia