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Moni Ovadia contro il Festival di Sanremo “Assurdo con i teatri chiusi”
20Gen
2021Il Festival di Sanremo si farà, dal 2 al 6 marzo 2021, con il pubblico in presenza. Nel frattempo però in Italia, in seguito all’ultimo DPCM, vede tutti i suoi teatri rimanere chiusi.
Sulla questione si è sfogato con rabbia e disappunto l’attore e regista Moni Ovada che sottolinea come tutto questo sia insensato.
“Perché Sanremo si fa con il pubblico e i teatri sono chiusi? E’ inspiegabile. Per Sanremo il discorso della sanità non conta niente? Se Sanremo è più importante della cultura allora vuol dire che questo paese è perso per sempre” afferma “Se non si capisce quale è il valore prioritario della cultura e si favoriscono le kermesse mediatiche – spiega, conversando con l’Adnkronos alla fine dell’evento – vuol dire che questo paese sarà sempre un paese miserabile, non crescerà mai! Se Sanremo diventa la priorità del paese si vede che il paese è perduto”.
“Se tu non dai una ragione concreta sul perché chiudi un luogo (il teatro, ndr) che è sicuro dal punto di vista sanitario si vede che tagliare con l’accetta ti fa più comodo -aggiunge Ovadia- In Italia cultura e istruzione dovrebbero essere, insieme a Stato sociale e sanità, i primi quattro punti dell’agenda politica. Tutta la cultura è considerata il fanalino di coda del paese invece è quella crea l’identità della comunità nazionale. Gli addetti allo spettacolo dal vivo sono 500mila -spiega- e con le loro famiglie sono più di due milioni di persone e anche loro devono vivere. Tutti pensano che ci sono solo gli attori famosi ma non è così -puntualizza Ovadia- Bi sogna considerare la cultura per quello che è: un bene primario, il pane della salute sociale e della salute di una comunità nazionale”.
“Da cittadini dobbiamo chiedere il perché veniamo trattati così – conclude – Se dici ‘Sanremo sì e teatri no’ tutti quelli che vivono di teatro sono dissennati. Sanremo è molto più ci sarà la gente che si assembrerà, ci saranno i vari cantanti e tutto il carrozzone mediatico mentre i teatri sono luoghi disciplinati e sicuri. Tutto questo è assurdo e le ragioni di questo sono sicuramente poco nobili”.