Sanremo, 27 gennaio 1967: Addio a Luigi Tenco

27
Gen
2021
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Accadde oggi. Era il 27 gennaio 1967, a Sanremo, durante l’edizione numero diciassette della kermesse canora italiana, allora condotta da da Mike Bongiorno, nell’occasione affiancato da Renata Mauro: il corpo di Luigi Tenco venne trovato senza vita nella sua camera d’albergo.

L’artista si presentò quell’anno per partecipare al Festival di Sanremo con il brano Ciao Amore Ciao, interpretato assieme a Dalida.  Il brano aveva inizialmente un altro testo e un altro titolo, Li vidi tornare ma Tenco decise di modificare le parole originali di tono antimilitarista (“dicevano domani / domani torneremo / Chiedevo alla gente / quando torneranno / la gente piangeva / senza dirmi niente“) per non incorrere nella censura, poiché parlavano di alcuni soldati che partivano per la guerra e riprendevano in parte i versi della poesia di Luigi Mercantini La spigolatrice di Sapri

I primi a rinvenire il cadavere furono, presumibilmente, il suo amico Lucio Dalla, e successivamente la stessa Dalida con cui, soltanto qualche ora prima, aveva cantato al Salone delle feste del Casinò di Sanremo.

La morte dell’artista rimase avvolta per moltissimi anni nel mistero. Inizialmente tutti pensarono che si fosse suicidato, ma è solo moltissimi anni dopo nel 2006 che fu confermata l’ipotesi iniziale.  

Il brano Ciao Amore Ciao, allora escluso dal Festival, divenne tristemente noto nel tempo e nella storia della musica italiana proprio in seguito a questo avvenimento. L’emozione scaturita dalla tragica morte di Tenco portò all’esaurimento già alle ore 12:00 di lunedì 30 gennaio delle 80.000 copie del disco distribuite dalla RCA. Nella stessa giornata, alla casa discografica, che prima del Festival aveva previsto una vendita intorno alle 40.000 copie, arrivarono degli ordinativi che ammontavano ad altre 70.000 copie.