Sanremo 2020, la proposta di FIMI ad Amadeus “Votino solo i giornalisti”

20
Lug
2020
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La FIMI attraverso un intervento sul Corriere della Sera ha infatti avanzato la proposta di far votare solo i giornalisti che si occupano abitualmente di musica, escludendo dal voto chi invece è specializzato in televisione, gossip, costume o politica.

Amadeus è al lavoro, già da mesi, alla nuova edizione della kermesse, e ha già presentato il 23 giugno scorso il nuovo regolamento. Il manager del direttore artistico Lucio Presta, infatti, scriveva sui social: “Amadeus racconta a Stefano Coletta, alla Rete ed alla struttura di Sanremo, il nuovo regolamento del 71esimo Festival di Sanremo categoria Campioni e Nuove Proposte che abbiamo preparato”. Poi, durante i palinsesti Rai è stato ufficializzato il ritorno sul palco di Amadeus con Fiorello e le date dello svolgimento, slittate di un mese: dal 2 al 6 marzo 2021. 

Oggi di aggiunge la proposta di Enzo Mazza, ceo di FIMI, che ha dichiarato “Chiediamo che a votare le canzoni sia chi si occupa di musica durante tutto l’anno. Dalla sala stampa dovrebbe emergere un voto tecnico sui brani. Con il meccanismo attuale, invece, hanno diritto di voto anche professionisti e testate che si occupano di tv e costume“. 

La proposta della FIMI ha ovviamente fatto discutere e ha già diviso gli stessi addetti ai lavori. C’è chi infatti contropropone di abolire del tutto il voto della sala stampa, spesso figlio di convenienze più che di giudizi ‘oggettivi’, chi invece chiede di far rimanere tutto così com’è, visto che anche grazie alla sala stampa nelle ultime due edizioni hanno vinto brani di effettiva qualità. C’è inoltre chi fa notare che sarebbe molto difficile effettuare una scrematura all’interno della sala stampa tra chi davvero si occupa di musica tutto l’anno e chi invece scrive di altro.