Morgan accusato di stalking “Si finse rapper per avvicinare le ex”

24
Mar
2021
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La procura di Monza ha richiesto il rinvio a giudizio per il cantante Morgan, alias Marco Castoldi, per stalking e diffamazione ai danni della ex compagna.

I fatti contestati risalgono al periodo tra aprile e dicembre 2020. La vicenda è già stata indirettamente anticipata nei mesi scorsi dal musicista in alcune sue esternazioni pubbliche, soprattutto affidate ai social, nelle quali si autodefiniva un poeta gentile. Secondo gli inquirenti tuttavia, di poetico nel suo comportamento c’era ben poco. Stando alle accuse, Morgan, 48 anni, avrebbe tenuto un comportamento molesto nei confronti di una trentaduenne sua collega, già voce in una rock band formatasi a Milano, e ora anche cantautrice con un album solista all’attivo. Chiamate continue, messaggi, tentativi di prendere contatti con la vittima, alla quale era legato da un rapporto di conoscenza datato, sfociato, a quanto dicono i suoi avvocati, in una relazione sentimentale.

“A me la violenza non si può associare, sono l’essere più dialogante che esista, mi vuole trascinare in Tribunale perché ho scritto delle poesie?”. Ha dichiarato Morgan all’Ansa. “E’ un rapporto che dura dal 2013, una relazione di profondo affetto intimo e artistico, fatta di conversazioni lunghissime, frequentazioni quotidiane e costante interscambio fatto di stima –  haspiegato – Poi ci siamo innamorati profondamente, nonostante entrambi fossimo impegnati”. Morgan ha detto di aver preso “la difficilissima decisione di comunicare alla madre di mia figlia che volevo stare con un’altra persone, le nostre famiglie sapevano tutto. Ho chiesto anche la sua mano alla madre – haproseguito, – che però mi ha risposto che lei avrebbe prima dovuto fare un disco di successo”. Ad un certo punto, secondo il cantante, “lei è sparita, non aveva chiuso la sua relazione e mi ha bloccato ogni tipo di contatto senza alcuna spiegazione fino a bloccare amici comuni e persino mia madre”.

Morgan ha tentato la strada della riconciliazione tramite gli avvocati “con un messaggio vocale filtrato che si è ritrovato come ulteriore presunto episodio in integrazione della denuncia stessa”, ha confermato il suo avvocato Rossella Gallo“Per me è una cosa violenta quanto sta succedendo – ha concluso Morgan – nonostante ciò non voglio fare la guerra, ho mia figlia a cui pensare, ho solo cercato un dialogo per comprendere”.