Mogol riscrive “Il mio canto libero” che diventa l’inno di migliaia di medici

24
Mar
2020
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Il mio canto libero di Lucio Battisti e Mogol diventa l’inno dei medici italiani contro l’emergenza Coronavirus. L’iniziativa è stata lanciata in un video realizzato dalla Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche e diffuso sul canale Youtube e sui social della Fism e del Ministero della Salute.

“n un mondo che… fa paura ormai, noi ti aiuteremo sai… Tutto passerà, e sorriderai, noi ce la faremo, sì, lo vedrai. Adesso resta a casa, esci solo a far la spesa domani un nuovo giorno sarà”: il testo è stato riscritto appositamente per i medici da Giulio Rapetti Mogol, che compose il singolo con Lucio Battisti nel lontano 1972. Un canto di speranza, anche in questo momento di fatica, che si appresta a diventare un brano storico per i camici bianchi di tutta Italia.

I camici bianchi e verdi, fra un turno e l’altro, dalle proprie case o da una stanza di ospedale, hanno realizzato il video della canzone per invitare gli italiani a restare a casa e dare loro un momento di speranza, mentre negli ospedali di tutto il paese si combatte la “guerra” contro il Covid-19. Parole semplici ma dirette che fanno da filo conduttore tra gli italiani e gli operatori sanitari in questo drammatico momento di emergenza.