“Marco Carta deve essere arrestato” la Procura di Milano fa ricorso contro la mancata convalida del fermo

22
Giu
2019
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Marco Carta con la vicenda del presunto furto alla Rinascente di Milano continua a tenere alta l’attenzione. Nuovi dettagli emergono su quanto accaduto quel giorno e oggi anche il PM di Milano torna a dire che il cantante deve essere arrestato.

I fatti risalgono al pomeriggio del 31 maggio quando il cantante, assieme ad una donna, era stato colto “con le mani nel sacco” mentre rubava alcune magliette per un valore complessivo di 1200€. Inizialmente il giovane era stato sollevato da ogni accusa, evitando così il carcere ma oggi i fatti cambiano. Il pm di Milano Nicola Rossato ha firmato il ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell’arresto da parte del giudice Stefano Caramellino nei confronti del cantante.

Il giudice Caramellino del Tribunale di Milano ha convalidato l’arresto della donna (la quale al momento del fermo era in possesso della refurtiva: ndr) e non quello dell’ex pupillo di Maria De Filippi, in quanto ha ritenuto, nel suo provvedimento, che gli “elementi di sospetto sono del tutto eterei, inconsistenti” e che la “versione degli imputati non è allo stato attuale scalfita da alcun elemento probatorio contrario”. Inoltre, lo stesso giudice ha parlato di “carenza di gravità indiziaria” e di un arresto che “non può ritenersi legittimo” per Carta. Diversa la posizione della donna, per la quale è stato convalidato l’arresto ma non è stata disposta alcuna misura cautelare, in quanto, per l’appunto, aveva con sè un cacciavite oltre alle sei costose t-shirt.

I due sono in attesa del processo per direttissima fissato per settembre. Marco Carta, alla presentazione del suo nuovo album “Bagagli leggeri” e del libro “Libero di amare”, è tornato a parlare del suo arresto (non convalidato): “Non ero conscio di quanto stava accadendo, sennò mi sarei dissociato o l’avrei impedito. Per il processo a settembre sono tranquillo, anzi, non vedo l’ora”.