Lega, la proposta di legge “Più musica italiana nelle radio italiane”

18
Feb
2019
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Una nuova proposta di legge tocca oggi uno dei temi più importanti dell’Italia, la musica, proprio dopo che il vincitore di Sanremo 2019 ha sollevato parecchie polemiche in rete.

Le radio nazionali dovranno trasmettere più musica italiana: è questa la ratio della proposta di legge firmato e depositato a Montecitorio dal presidente della Commissione Trasporti della Camera Alessandro Morelli (Lega).

Un provvedimento che fissa una “quota” per tutte le emittenti: il 33%. Cioè su tre canzoni trasmesse in radio una dovrà essere di un autore italiano. E di questo 33%, spiega il parlamentare, “il 10% dovrà essere dedicato ai giovani autori e alle piccole case discografiche”.   Il testo non è ancora stato assegnato anche perché, come spiega Morelli, “si spera di raccogliere il maggior numero  di firme tra i gruppi”. “Il sostegno alla musica italiana – afferma- deve essere il più trasversale possibile”.

“La vittoria di Mahmood all’Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica – è la tesi dell’ex direttore di Radio Padania –. Io preferisco aiutare gli artisti e i produttori del nostro Paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare. Mi auguro infatti che la mia proposta di legge dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani”.

Sulla questione è intervenuto anche AL Bano che duetta con Morelli “Ha fatto bene, solo musica italiana, e la canzone di  Mahmood è molto carina, anche se va tutelata maggiormente la matrice   italiana che è quella melodica. Capisco che non si possono trascurare   le nuove tendenze come il rap e il trap, ogni epoca ha la sua musica –  dice Al Bano – Oggi non ci sarà più un nuovo Beethoven o un nuovo   Puccini perché sono figli della loro epoca, ma dare un po’ di   attenzione in più alla vena melodica italiana non è un errore”. 

“Ecco – continua il cantante di Cellino San Marco – forse a Sanremo c’è  stato un po’ troppo rap, che è un genere più parlato che cantato. La   nostra tradizione melodica non va dimenticata perché quando arriva un   brano come ‘Con te partirò’ (di Andrea Bocelli, ndr), allora sbanca in  tutto il mondo. Quindi – conclude – viva la musica italiana e   soprattutto, almeno nella musica, che è portatrice di serenità e pace,  non creiamo casini”.