La Scala di Milano riparte: programmata riapertura a settembre con Verdi

28
Apr
2020
Pubblicato da:

La Scala di Milano punta a ripartire a settembre dopo la chiusura forzata per l’epidemia di coronavirus con una grande esibizione, come fece l’11 maggio 1946, quando riaprì le porte – alla fine della guerra e dopo il restauro del teatro bombardato – con un concerto che divenne il simbolo della rinascita.

In questo caso si tratterà anche di un tributo alle vittime del Covid con il Requiem di Verdi diretto da Riccardo Chailly, che sarà replicato anche a Bergamo e Brescia, due delle province più colpite.

Il sovrintendente Dominique Meyer ha presentato questa ipotesi di riapertura al consiglio di amministrazione in una riunione che si è tenuta in videoconferenza e che ha dato anche il via libera all’accordo con i sindacati sulla difesa dei salari. Il Teatro ha infatti fatto ricorso al FIS (il Fondo d’integrazione salariale, una società di cassa integrazione per i lavoratori dello spettacolo), che però garantisce ai lavoratori solo il 40% del loro stipendio, in media qualcosa più di mille euro dunque.

L’ipotesi è quella di aggiungere da parte del teatro (che già avrebbe perso circa nove milioni di introiti) un altro 40% in cambio del rinvio di due anni del rinnovo del contratto. Per quanto invece riguarda la fine di questa stagione, sempre che la Scala a settembre riesca ad aprire, si prevede un cambio parziale del programma, scegliendo di ripartire con tre storiche opere di repertorio della tradizione italiana: AidaTraviata — ancora nella versione di Liliana Cavani — con la direzione di Zubin Mehta, e La Bohéme. Il tutto con artisti già sotto contratto. Ma la Scala si deve mettere a posto anche con le misure anticovid e il distanziamento sociale: quanti spettatori potrà ospitare?