La figlia di Michael Jackson da Oprah: “sono vittima di bullismo, il mio era un papà normale”

12
Giu
2012
Pubblicato da:

 

Domenica sera, la figlia 14 enne di Michael Jackson, Paris, si è concessa per la seconda volta alle telecamere del talk show dell’icona della tv americana Oprah Winfrey, in un’intima intervista incentrata al 90% – comprensibilmente – sul tipo di padre che Michael era stato per lei e i suoi fratelli, e su come lei stia cercando di andare avanti con la sua vita.

 

I cambiamenti per Paris e i suoi fratelli (Prince, e Blanket, ) non sono certo stati da poco: affidati alla nonna paterna Katherine, hanno traslocato e Paris ha smesso di essere seguita da un tutore a casa per iniziare a frequentare fisicamente (per la prima volta nella sua vita!) una scuola privata. Gli strascichi della loro identità, però, rimangono un duro fardello da portare avanti: sono pur sempre conosciuti dal mondo come “i figli di Michael Jackson”, e la loro non potrà essere che una pallida imitazione di quella che definiamo “una vita normale”.

Paris ha raccontato a Oprah di come uno staff di guardie del corpo la debba necessariamente seguire ovunque vada, che sia a scuola o al centro commerciale con le amiche. L’esperienza di frequentare finalmente una scuola con degli altri ragazzi della sua età ha costituito un cambiamento eccitante per Paris, ma anche lì la vita non è sempre facile: Paris ammette senza troppe parole di essere vittima di bullismo sia a scuola che tramite i social network:

“A scuola, ci sono persone che cercano di attaccarmi con le parole, o tramite il cyber bullying, ma non sempre ci riescono. Provano a ferirmi, ma non glielo permetto. A tante persone non piaccio.. non so perchè lo fanno, davvero non lo so. Ci sono persone a scuola che parlano malissimo dietro le mie spalle, e pensano che io non li senta! Un sacco di volte io li sento, o i miei amici mi riportano cosa dicono, ma io rimango indifferente. Se sento che qualcuno tenta di usarmi, o si comporta in maniera falsa con me, mi allontano immediatamente.

Paris, con atteggiamenti e parole estremamente misurati per una ragazzina 14enne, è anche piena di bei ricordi della sua infanzia con Michael, che per loro era un padre normalissimo e che cercava in tutti i modi di permettergli di avere quell’infanzia che lui non aveva mai avuto:

“Mio padre ci faceva mettere delle maschere quando uscivamo insieme a lui, e per me era molto strano: allora non capivo perchè dovevo indossare una maschera. Adesso però comprendo perchè mio papà voleva che le nostre facce fossero coperte: voleva che noi potessimo girare liberamente senza essere riconosciuti, quando non eravamo con lui. Mi ricordo che lui ci diceva che quando era piccolo, lui non aveva avuto una vera infanzia: era sempre rinchiuso in qualche studio televisivo mentre gli altri bambini erano fuori a giocare, e voleva che per noi non fosse così.”