“Kekko, la canzone della tua vita?” “Senza Parole” di Vasco Rossi

26
Giu
2017
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Aspettando il mega concerto evento dell’anno di Vasco Rossi a Modena Park, anche Kekko dei Modà risponde alla domanda sulla canzone della sua vita, e non a caso il brano è uno della discografia del Komandante.

“Kekko, la canzone della tua vita? Kekko la canzone che avresti voluto scrivere?” A domanda Francesco Silvestre risponde con un brano del 1998, quando Vasco Rossi cantava una delle sue hit di maggior successo che è diventata la colonna sonora dell’estate di molti e che sarà sicuramente uno dei 40 brani che l’artista interpreterà durante il concerto modenese, Senza parole.

Come spiegare perché questo brano? Kekko lo fa così, con un lungo post su Facebook in cui passa in rassegna ricordi e momenti importanti della sua vita.

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Beh è questa la mia canzone preferita…è lui che inconsapevolmente mi faceva sognare di notte alla guida della mia Fiat Uno Blu scolorita…a palla, con le casse che andavano in distorsione…ma più distorcevano e più godevo come un pazzo…Ce ne sono tante di canzoni nella mia adolescenza con cui ho sognato…ma questa è davvero libidine pura…

Ad Imola quell’anno partii solo, con la mia Fiat Uno Blu scolorita, con uno zaino e dentro i miei sogni.Mi accampai insieme a migliaia di persone la sera prima…Avevo già visto un concerto di Vasco a 12 anni…Il primo San Siro del Blasco, Fronte del palco 90.Non ero da solo ovvio…Ma quella canzone non esisteva ancora…Poi un po’ la paura della folla, un po’ la vita che non me lo permetteva non andai più a un suo concerto..Fino a quella sera…Riuscii addirittura a guadagnare la transenna, non subito, ma canzone dopo canzone…lui cantava e io prendevo coraggio, avevo voglia di guardarlo negli occhi, dietro a quei mitici occhiali che indossava in quel periodo.

Non dimenticherò mai l’apertura di quel concerto, mi si gelò il sangue…Riva che spingeva forte sulle corde di quell’acustica, con una sigaretta in bocca…Il buio…e la sua voce che si faceva strada sul pubblico senza che lo si vedesse…Ed eccolo li, rasato… col microfono già in mano… forte come una tigre ma calmo come un lago… Comincia a cantare “Quanti anni hai”…poi “Sballi ravvicinati” , “Valium”…e poi quel Ciao…ed eccolo che mi canta “Rewind” …insomma una scaletta pazzesca…pazzesca fino a diventare clamorosa…e poi eccola “Senza Parole”…e li sono in transenna, con quei sogni nello zaino che s’incendiano…

Settimana prossima il Blasco darà vita al concerto dei record, al concerto che rimarrà nella storia.Divertiti “vecchio” lupo di mare…e stendici tutti.