“Ho raccontato tanto le donne perché le amo profondamente”

21
Lug
2020
Pubblicato da:

Vasco Rossi ama le donne, tutte, profondamente. A raccontare questa “passione” non sono solo le sue (innumerevoli) canzoni ma lo stesso artista che oggi, in uno sei suoi quotidiani messaggi da “diario di bordo” sui social racconta tutto questo.

“Ho raccontato tanto le donne perché le amo profondamente e penso che questo amore venga fuori tra le righe delle canzoni” scrive l’artista in quello che inizialmente può apparire come un messaggio scontato. Nelle sue canzoni, o almeno nella maggior parte, Vasco Rossi parla delle donne, le racconta, le venera.

“E’ vero che nell’arte uno deve potersi esprimere non solo liberamente ma anche in maniera provocatoria perché attraverso la provocazione ci si interroga: l’artista deve provocare le coscienze per mantenerle sveglie. Anche per tener sveglia la mia, perché anch’io mi addormento.” prosegue soffermandosi sul cosa voglia dire che un artista deve essere autentico, vero, diretto, sincero con il pubblico che lo ascolta “Ho sempre avuto quest’immagine davanti a me: che quando sali sul palco devi essere vero, devi essere completamente nudo. E solo a quel punto allora io, spettatore, ti rispetto, perché vedo uno che apre la sua anima e che non è lì per farsi guardare o per farsi bello. Io quel modo di stare sul palco proprio non lo capisco.”.

Nella sua sincerità ci sono proprio le donne, muse ispiratrice del suo repertorio di oltre 30 anni di musica, proprio quelle donne che hanno ispirato canzoni come Silvia, Albachiara, Jenny è pazza, Susanna, La strega, Toffee e Sally.

Già in passato il KOM aveva ricordato tutto questo, spiegando la sua necessità di cantare alle donne “Racconto queste cose perché ho una parte femminile importante, sono cresciuto in mezzo alle donne delle famiglia, la mamma e le zie: l’Espedita, l’Iliana, la Rosanna e l’Ivana”,

 

 
 
 
 
 
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Ho raccontato tanto le donne perché le amo profondamente e penso che questo amore venga fuori tra le righe delle canzoni; è vero che nell’arte uno deve potersi esprimere non solo liberamente ma anche in maniera provocatoria perché attraverso la provocazione ci si interroga: l’artista deve provocare le coscienze per mantenerle sveglie. Anche per tener sveglia la mia, perché anch’io mi addormento. Ho sempre avuto quest’immagine davanti a me: che quando sali sul palco devi essere vero, devi essere completamente nudo. E solo a quel punto allora io, spettatore, ti rispetto, perché vedo uno che apre la sua anima e che non è lì per farsi guardare o per farsi bello. Io quel modo di stare sul palco proprio non lo capisco. 💥🎶 🎤 Dall’inter…vista a #lucavaltorta per #robinson_repubblica 😎🤟 #robinson_repubblica #lucavaltorta #goodnews #6come6 #semprescomodo #redeglistadi #redelrock #provokautore #socialrocker #vascononstop #onlinenonstop

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