Eminem: quarant’anni di rabbia verso il mondo

17
Ott
2012
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È stato il primo rapper di successo negli anni ’90 e 2000, ha sconvolto il mondo con i suoi versi indiavolati e ha preso in giro i cantanti pop e George W. Bush. È stato dipendente da droga, alcol, psicofarmaci. Si è schierato contro la politica, i gay e molti colleghi, raccontando nelle sue canzoni il lato oscuro della vita. Oggi Eminem compie 40 anni e chissà che con la maturità, qualcosa nella sua visione del mondo non sia cambiata.

Sono cambiate molte cose da quando il giovane biondo arrabbiatissimo con la vita si dimenava nei video di Mtv. Allora Eminem conduceva una vita disastrata, innamoratissimo di una figlia donatagli da una compagna che ormai detestava; osservava il mondo con gli occhi saccenti di chi vede che la musica che la gente ascolta fa schifo, e che il rap era l’unica cosa giusta in cui credere.

Adesso Eminem ha 40 anni, e da qualche anno sembra aver trovato la sua strada, quella che l’ha fatto crescere e diventare uomo, anche se – ammettiamolo – un po’ in ritardo. Dopo 86 milioni di dischi venduti, i fan hanno deciso di rendergli omaggio con l’iniziativa 40 Years Of Eminem. Chi vorrà, potrà postare su Twitter all’indirizzo @Eminemoholic, auguri, immagini e frasi a lui dedicate. Passati i festeggiamenti però, in tanti si aspettano novità sul ritorno di Eminem sul palco. Per ora sono solo indiscrezioni, ma pare che in futuro il rapper duetterà con Lady Gaga.

Nel 2009 alcune ricerche di mercato hanno scoperto che Eminem è stato l’artista che ha venduto di più in assoluto negli anni 2000: 100 milioni di copie in tutto il mondo nell’arco di un decennio. Nei suoi ultimi album, Eminem non ha saputo resistere e ha continuato a prendere in giro artisti come Mariah Carey, Lindsay Lohan e Kim Kardashan, ma Marshall Mathers ha tutto sotto controllo e riesce a contenersi. Capace ancora di ottime vendite, sebbene i numeri non siano paragonabili e quelli del passato, il cantante di Detroit non sembra più arrabbiato col mondo, lo guarda e lo descrive solo con tanta ironia. Allora è proprio vero che i quarant’anni portano giudizio.