Elodie “Avevo 19 anni e conobbi un uomo più grande, andammo a convivere ma non finì bene”

10
Feb
2020
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Elodie esce vincente dal Festival di Sanremo, seppur senza Leone d’oro la giovane cantante ha ottenuto un grande successo con il brano Andromeda molto apprezzato dalla critica.

Una ragazza che ce l’ha fatta e che ha realizzato il suo sogno più grande. 

Ancora una volta dopo questo Sanremo, il suo secondo, torna alla luce la sua storia: il racconto che Elodie Di Patrizi fece della sua infanzia, cresciuta con una madre assente, fa commuovere ancora oggi. 

“Mia madre, modella delle Antille francesi con origini africane e indiane, mi ha avuta da mio padre, italiano e musicista di strada, giovanissima: non era pronta, e mi è mancata. Severità assente del tutto, al suo posto friabilità da cristalleria.

Perse se stessa, a un certo punto. Verniciava dal niente pareti di azzurro. Scompariva, non si faceva trovare. Aveva come un mostro invisibile dentro che le faceva fare cose che mai avrebbe voluto, e stava male, e non riusciva a scacciarlo via. Ho provato a starle vicino, a rincorrerla nei suoi abissi, in quelle stranezze euforiche e complicate da cui non mi ha mai protetta.

Avevo 19 anni. Conobbi un uomo più grande di 13. Andammo a convivere. Non finì bene, ma mi aiutò a specchiarmi con il desiderio imperante di dedicarmi solo a me.

Il tatuaggio di una croce semplice scandisce il passato sepolto, quel rinascere piano. Mi licenziai dai lavoretti che avevo, un po’ modella e un po’ barista, per provare a non morire di fame cantando. Iniziai in alcuni locali, temendo il giudizio del pubblico, coi tremori alle gambe e ai muscoli del viso. Una sera uno mi dice: ‘Manda una mail alla redazione di Maria. Che hai da perdere?’. In effetti, niente”