Concerti Paul McCartney, il Codacons fa causa agli organizzatori

18
Giu
2020
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Parte la prima causa italiana contro i mancati rimborsi dei concerti annullati a seguito dell’emergenza coronavirus. A presentarla il Codacons, che sta ultimando le carte per citare formalmente in giudizio la Di and G. srl, società organizzatrice dei concerti di Paul McCartney che avrebbero dovuto tenersi il 10 giugno a Napoli in Piazza Del Plebiscito e il 13 giugno a Lucca per il Summer Festival.

Per ora la disfida è stata a parole, comunicati e polemiche. D’Alessandro e Galli, organizzatori del tour italiano del baronetto Paul McCartney, seguendo le disposizioni governative, hanno previsto il voucher per chi ha acquistato il biglietto per un concerto che non ci sarà e che, a oggi, non è recuperabile nel 2021. La gente esige il rimborso, non la possibilità di partecipare a un altro live.

L’atto di citazione è stato predisposto dagli avvocati Giuseppe Ursini e Domenico Terracino del Codacons contro l’agenzia di organizzazione di concerti D’Alessandro e Galli.

La causa si basa sull’articolo 1463 del codice civile: in caso di impossibilità di svolgimento di una prestazione di qualsiasi natura, la parte è tenuta al rimborso integrale della stessa.

Si basa anche sui principi stabiliti dalla Cassazione. Si legge nella nota del Codacons: “L’impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha nel caso in cui sia divenuta impossibile l’esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l’utilizzazione della prestazione della controparte, quando tale impossibilità sia comunque non imputabile al creditore e il suo interesse a riceverla sia venuto meno, verificandosi in tal caso la sopravvenuta inutilizzabilità della finalità essenziale in cui consiste la causa concreta del contratto e la conseguente estinzione dell’obbligazione”.

Il Codacons quindi conferma che l’acquirente ha piena facoltà di chiedere il rimborso integrale in denaro dei biglietti acquistati per i concerti di Paul McCartney e per tutti gli altri concerti annullati. “Aderendo ai suddetti principi è evidente che l’acquirente, in caso di richiesta di rimborso per spettacoli annullati, ha pieno diritto a ricevere l’equivalente della prestazione corrisposta per l’evento soppresso, e a nulla valgono le disposizioni del Decreto Cura Italia sugli spettacoli cancellati, che cadranno inevitabilmente in Tribunale, essendo contrarie ai principi sanciti dalla Cassazione”.