Coez, il mescolatore dei due mondi “Pensavano fossi dislessico perché unico rap e musica d’amore”

30
Set
2019
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Coez taglia il nastro del suo La musica che non c’è tour: il primo live all’Arena di Verona è magico, incanta una platea ricchissima di spettatori (l’evento ha registrato il sold out diverse settimane fa) e l’introduzione dell’artista, Silvano Albanese all’anagrafe, emoziona.

“Chi viene ai miei concerti mi conoscerà sotto tanti punti di vista. Anche il pop può parlare di argomenti importanti” dichiara Coez sul palco, raccontando poi un aneddoto della sua infanzia legato proprio alla musica, la stessa musica che oggi lo ha portato ad un successo enorme “Da ragazzetto, a scuola, sembravo quasi bipolare perché scrivevo testi rap ma anche canzoni d’amore. E forse questo è il mio obiettivo: mescolare i due mondi, trovare un linguaggio che usi entrambi i vocabolari e trovi i punti in comune”.

“All’Arena inizia il mio primo tour nei palazzetti e ho sempre paura che il pubblico non mi conosca bene – confessa per la prima volta – magari qualcuno mi scambia per Fedez perché in fondo il mio nome finisce con la zeta come il suo. Ma non siamo la stessa cosa”.

Sulla questione social poi, Coez confessa di vivere verso questi strumenti un rapporto molto diverso dai suoi colleghi “Sono stato per un po’ schiavo dei social perché in poco tempo sono passato da poche decine di migliaia di follower a oltre mezzo milione. E allora vivevo attaccato allo smartphone. Poi mi sono disintossicato e adesso li uso soltanto per comunicare le mie novità di lavoro”.