Chris Cornell, il racconto della moglie sulla sua dipendenza

30
Giu
2017
Pubblicato da:

Dopo parecchie settimane dalla sua scomparsa, la moglie Vicky Cornell ha deciso di rompere il silenzio e raccontare il triste retroscena della vita dell’artista scomparso lo scorso 18 maggio a soli 53 anni.

Durante una lunga intervista rilasciata alla rivista People, la donna ha deciso di parlare del marito raccontando la sua dipendenza  e di come si sono realmente svolti i fatti quella sera, semplicemente per aumentare la consapevolezza sull’abuso di stupefacenti per evitare che altri bambini piangano come hanno fatti suoi.

La dipendenza è una malattia. Questa malattia può avere pieno controllo su di voi. Farò tutto ciò che è in mio potere per assicurarmi che altri bambini non debbano piangere come hanno pianto i miei. Cornell aveva lottato contro l’abuso di sostanze stupefacenti e da qualche tempo era riuscito a superare il problema. Lo scorso anno gli era stata prescritto l’Ativan, come aiuto contro l’insonnia, che tuttavia non riusciva a superare: era un segno che qualcosa non andava”.

Nella notte in cui il marito è morto, dopo il concerto di Detroit, ecco cosa è successo. Chris la svegliò accendendo e spegnendo le luci di casa, attraverso un controllo remoto installato sul suo telefono. Allarmata, Vicky lo chiamò chiedendogli che cosa avesse preso. Subito dopo ha contattato la sua guardia del corpo, Martin Kirsten, che su richiesta della moglie, è andato a controllare le condizioni di Cornell, trovandolo sul pavimento del bagno. Nel suo corpo sono state trovate le tracce di diversi farmaci da prescrizione, incluso l’ansiolitico Ativan e per Vicky sono stati loro ad alterare lo stato d’animo del marito quella notte, spingendolo al suicidio.