Chiude la rivista Rolling Stone: niente più cartaceo. Conseguenza delle Bufale contro Salvini?

14
Gen
2019
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La storica rivista di musica Rolling Stone, fondata a San Francisco nel 1967, dopo 52 anni dalla sua nascita ha deciso che in Italia smetterà di pubblicare il periodico cartaceo, dedicandosi solo al portale online. Una notizia “bomba” per il mondo dell’editoria, che però ha riscosso un “successo in rete”.

La conferma ufficiale di questo addio al cartaceo è arrivata dall’editore italiano Luciano Bernardini de Pace che ha dichiarato: “Il mondo va in questa direzione e bisogna seguirlo. Il sito ha 2,5 milioni di utenti unici, 435mila follower su Facebook e 231mila su Instagram. Questi sono i numeri che indicano qual è la strada. Il mercato pubblicitario oggi chiede il digitale ed è un’opportunità che secondo me va presa senza esitazioni”.

In pratica dal 2019 il brand americano, approdato in Italia nel 2003, rimarrà esclusivamente online.

Tra gli ultimi numeri c’era quello contro Matteo Salvini e la polemica ad esso seguita per le finte dichiarazioni di molti artisti che dicevano di sostenere il tema, quando invece molti di loro non avevano lasciato alcune messaggio alla testata.

Tra i motivi del flop di questa rivista, secondo molti, ci sarebbe proprio il caso Salvini che si è rivelato una vera bufala e il caso di Selvaggia Lucarelli, che aveva denunciato le condizioni umilianti in cui moltissimi dipendenti si ritrovavano a lavorare.