Ambientalisti contro Jovanotti per i concerti nelle spiagge “Convocato tavolo tecnico”

18
Dic
2018
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Il Jova Beach Party è l’evento più atteso del prossimo anno, una serie di maxi concerti organizzati nelle più importanti spiagge italiane in accordo con il WWF. Eppure a meno di un mese dal suo annuncio, arrivano le prime polemiche.

Lorenzo Cherubini ha promesso e si è impegnato a organizzare ciascuno di questi eventi nel pieno rispetto dell’ambiente, e lo dimostra anche il nome del suo sponsor principale. Eppure il mondo ambientalista sembra non aver gradito la scelta di realizzare questi eventi proprio sul lungo mare, occupando circa 300mq di spiaggia.

Gli ambientalisti hanno segnalato alcune criticità legate per lo più alla tappa romana, ospitata dalla Spiaggia di Torre Flavia a Ladispoli: la spiaggia si trova attaccata alla Riserva Naturale di Torre Flavia, considerata dal mondo ambientalista un ecosistema piuttosto fragile, non adatto ad ospitare un evento come quello del cantautore romano. 

Jovanotti ha “accolto” questa polemica proponendo un tavolo tecnico assieme all’amministrazione comunale del posto per valutare insieme tutti gli aspetti legati a questo tema.

“Ci era stato dato un nulla osta a procedere ma, nelle ultime ore, sono sopraggiunte nuove preoccupazioni per l’area scelta. Dopo la riunione valuteremo se esistono della criticità, come sostengono alcuni, prendendo poi le conseguenti decisioni. Il primo requisito del Jova Beach Party è il massimo rispetto per l’ambiente e in nessun modo derogheremo da questo principio. La spiaggia di Torre Flavia (non la palude, che non è mai stata presa in considerazione) è un luogo favoloso per la grande festa di musica che vorremmo fare, ma solo se tutti i partecipanti alla riunione di domani converranno che non ci sono rischi per l’ambiente”.

 

 
 
 
 
 
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A seguito di alcune nuove segnalazioni di criticità da parte del mondo ambientalista, ho richiesto che per domani mattina si tenga un incontro straordinario presso il Comune di Ladispoli. Dopo il sopralluogo effettuato sull’area del possibile concerto parecchie settimane fa, ci era stato dato un nulla osta a procedere ma, nelle ultime ore, sono sopraggiunte nuove preoccupazioni per l’area scelta. Ho chiesto quindi a Maurizio Salvadori, che con Trident Music organizza e produce il JBP, di convocare per domani un tavolo tecnico al quale saranno presenti i nostri partner del WWF, che ci aiutano a garantire a livello nazionale il massimo rispetto di tutte le norme sulle spiagge previste, e tutti i soggetti amministrativi ed ambientalisti coinvolti nell’area di Ladispoli. C’è da aggiungere che, molti degli Enti e Associazioni che saranno presenti a Ladispoli non hanno ancora visionato il progetto di massima che è stato preparato e che ho da subito preteso che fosse di totale salvaguardia. In ogni caso dopo la riunione valuteremo se esistono delle criticità, come sostengono alcuni, prendendo poi le conseguenti decisioni. Il primo requisito del Jova Beach Party è il massimo rispetto per l’ambiente e in nessun modo derogheremo da questo principio. La spiaggia libera di Torre Flavia (non la palude, che non è mai stata presa in considerazione) è un luogo favoloso per la grande festa di musica che vorremmo fare, ma solo se tutti i partecipanti alla riunione di domani converranno che non ci sono rischi per l’ambiente. p.s. Ci tengo a precisare nuovamente che le istanze degli ecologisti non sono in contrapposizione con la mia visione di quello che dovrà essere la festa che porteremo sulle spiagge: Jova Beach Party nasce come evento compatibile con gli equilibri ecologici e non solo, si pone l’obiettivo di celebrare la natura e la presenza dell’uomo in equilibrio con l’ambiente, di informare sui nuovi stili di vita e di condividere questi valori con chi verrà a divertirsi con noi. E’ una festa vera, pensata e progettata per portare solo cose belle nei luoghi dove avverrà. @wwfitalia #ladispoli #jovabeachparty

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