Alessandro Mannarino: si chiama “Malamor” il nuovo singolo

12
Mag
2014
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Si chiama “Malamor” il nuovo singolo di Alessandro Mannarino, presentato qualche sera fa a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, su Rai3. Il singolo anticipa il nuovo disco “Al Monte“, che uscirà domani 13 maggio. “Malamor” è il terzo brano tratto dal nuovo progetto e segue “Al Monte” e “Gli Animali“, pubblicati le scorse settimane.

Il testo del brano di Alessandro Mannarino è molto peculiare nel suo genere, e parla di mancanza d’amore, di criminalità, di cattiveria. Ma non solo di quello. E’ talmente complesso che forse riuscirete meglio a farvene voi un’idea leggendolo:

Qui si nasce senza fiato e già la prima punizione uno schiaffo sopra il culo per la respirazione

mi diedero a mia madre unghie lunghe di ragazza mi riempì di cicatrici carezzandomi la faccia.

Malamor, malamor malamor, malamor

Alla scuola elementare c’era un muro e una ringhiera ci misero sugli occhi una benda di bandiera
così da non vedere trascinando la catena da che parte ci arrivavano i bastoni sulla schiena

Malamor, malamor malamor, malamor

Quello che mi ha detto una ragazza all’ospedale è che l’uomo si fa bestia quando non riceve amore
ma io sono nato nella stalla nazionale e son diventato un bellissimo cinghiale

Malamor, malamor malamor, malamor

Quando cresci in un paese in provincia di lamiera non hai molta scelta tra la fame o la galera
se non muori per le botte o per atti criminali ti uccidono quei giorni sempre vuoti e uguali

Malamor, malamor malamor, malamor

Ma io trovai un binario sulla linea regionale che rigava sempre dritto fino al campo militare
mi tagliarono i capelli e quando caddero per terra la mia testa era più vuota quindi pronta per la guerra

Malamor, malamor malamor, malamor

Quello che mi ha detto una ragazza all’ospedale è che l’uomo si fa bestia quando non riceve amore ma io sono nato nella stalla nazionale e son diventato un bellissimo cinghiale

Per fortuna ho la divisa che mi copre ogni ferita
per fortuna c’è il signore che mi offre un’altra vita
una medaglia al petto dai gradi di ufficiale e non ho più sentito niente farmi male
non piangerò mai più adesso che so fare il saluto militare e il verso del cinghiale.