Biografia Leandro Barsotti

Nato a Brindisi, vissuto fino all'adolescenza a Mestre e in seguitopadovano d'adozione, Leandro Barsotti ha iniziato a suonare con i compagni di scuola. Dopo le prime esperienze, fonda insieme a Bibi Bozzato i Puzzless, gruppo a metà tra il jazz e il rock d'autore, incidono anche un Lp di quattro brani.

Si laurea in criminologia e diventa giornalista professionista. Poi, dopo il mega furto di strumenti [senza fonte], la band si scioglie e Leandro Barsotti mette a punto un repertorio da solista. Trova il contratto con l'allora Rca italiana, e registra nel 1991 "Il caso Barsotti", album che viene presentato al Premio Tenco e che riscuote controversi giudizi della critica, per l'utilizzo di un linguaggio acerbo, a volte provocatorio. È dell'anno dopo "Ho la vita che mi brucia gli occhi", sempre con l'Rca italiana. Nel 1993 partecipa al "Tour in città", una tournée insieme a Samuele Bersani, Angela Baraldi, Tosca, Bungaro. È in quel periodo che conosce l'arrangiatore Michele Canova, con cui darà vita ad una collaborazione artistica decennale.

Il successo arriva alla fine del 1994: Leandro Barsotti presenta al "Festival italiano" di Canale 5 la canzone Mi piace, che al festival viene subito eliminata, ma che le radio decidono di premiare trasmettendola più di ogni altra [senza fonte]. Arrivano i primi concerti e i tanti passaggi televisivi; l'album "Vitamina" (che contiene anche la hit Voglio che mi ami) raggiunge in pochi mesi le 50.000 copie [senza fonte]. Nell'estate del 1995 esce l'inedito Ci siamo anche noi e nell'autunno l'organizzazione del Festival di Sanremo lo seleziona per la finale di "Sanremo giovani", dove arriva secondo.

Così, nel febbraio del 1996, Barsotti si presenta a Sanremo con la canzone Lasciarsi amare e un nuovo album, "Bellavita", edito da Ppm-Bmg. È un anno di intensa attività dal vivo, non solo in Italia ma anche in Francia, Svizzera, Jugoslavia e soprattutto Canada, dove tiene tre concerti davanti a un pubblico sempre numeroso. Lo accompagna come corista e ballerina Loredana Bontempi.

Nel febbraio 1997 torna al Festival di Sanremo con il brano Fragolina e successivamente esce, sempre con la Bmg, la sua prima raccolta, "Fragolina collection". Lo stesso anno realizza, come coautore, come attore e come autore della colonna sonora, il film solo per homevideo "Ci sarà", prodotto dal Messaggero Audiovisivi e vincitore del premio nazionale "Santa Caterina".

Nell'estate è uscito il singolo Il silenzio dell'anima che è stato coccolato [senza fonte] da tutte le radio italiane fino a settembre inoltrato. E a novembre è uscito l'atteso nuovo album, "Il segno di Elia", undici canzoni di grande impatto emotivo [senza fonte].

Insieme alla scrittrice Chiara Gamberale scrive l'inno della maratona di Sant'Antonio.

Nell'estate del 2001 esce il singolo radio Tre mesi d'amore, pubblicato in tre versioni. Anche in quest'occasione Barsotti riceve un ottimo riscontro radiofonico. Ma da settembre del 2001 Barsotti comincia a lavorare ad un progetto molto ambizioso: un recital teatrale che possa portare al pubblico, oltre che le canzoni, anche una possibile storia. Nasce così la collaborazione con il fotografo e videomaker Oliviero Toscani, un nome conosciuto a livello internazionale. Con Oliviero Toscani realizza un video su un ragazzo in carcere perché riconosciuto colpevole dell'omicidio del padre. Il video viene sequestrato dalla magistratura ma poi restituito dal tribunale della libertà. Il film viene presentato alla Leopolds di Firenze il 23.3.2002 da Leandro Barsotti, con alcuni ospiti prestigiosi: Enrico Ruggeri, Jovanotti e Paolo Crepet. Da quell'esperienza esce il cd singolo Spiegare l'amore.

Nel frattempo Leandro scrive per i "Ragazzi italiani" i brani "Intorno a noi" e insieme a Mike Francis il singolo di successo "Io credo"; con gli MP2 May day e il singolo radiofonico Azzurro, per Sabrina Salerno il successo spagnolo "I love you", per Carmine Migliore La luna e per Marco Morandi Metereopatica. Nell'ottobre del 2004 è stato invitato [senza fonte]al summit dei premio Nobel per la pace a Roma per parlare di impegno sociale. Nel 2007 ha pubblicato un libro-cd dal titolo "Il Jazz nel burrone" in cui racconta la vita del cantautore francese Serge Gainsbourg e ne canta, tradotte in italiano, undici sue celebri canzoni degli anni Sessanta. Nel dicembre 2008 ha scritto e pubblicato per Azzurra music la biografia di Riccardo Fogli.

Il 29 ottobre 2013 esce "Non avevo più niente" nuovo singolo radiofonico corredato da videoclip, estratto dall'omonimo Album, distribuito Edel, prodotto da Claudio Corradini e Enrico "Penta" Bulla per Protocollo Zero Music Factory (edizioni Effegi / Cramps).

Barsotti ha diviso l'attività di cantante con quella di giornalista per il quotidiano "Il Mattino di Padova".