“Vorrei ma non posto” chiude il sogno di San Siro per Fedez e J-Ax

02
Giu
2018
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Una serata da sogno, uno spettacolo che merita la lode: quello che i 75mila fortunati che hanno acquistato un biglietto prima del sold out si sono ritrovati davanti ad uno show che rimarrà nella storia della musica e dei concerti.

Fedez e J-Ax, insieme per “l’ultima volta” su quel palco avevano promesso qualcosa di magico e speciale e ci sono proprio riusciti: tanta musica, tanto divertimento, tanti ospiti e tantissime emozioni sono stati gli elementi cardine del loro Finale, il capitolo conclusivo con cui hanno chiuso il capitolo Comunisti Col Rolex. I due tornano alle proprie carriere, ma forse in futuro una reunion potrebbe esserci.

Qualche piccola parentesi al mondo della politica da J-Ax “la predica tutta italiana del cuore a sinistra e del portafoglio a destra. Per noi questo non significa incoerenza, ma merito, la dimostrazione che in Italia ci si può arricchire onestamente. Noi siamo i comunisti col Rolex” ma poi lo show parte.

In scaletta i brani della loro collaborazione ma anche i successi che hanno fatto la storia: J-Ax parte con un medley dal suo disco Il bello d’esser bruttiRibelle e bastaMiss e mr. HidePub song (con il contributo di Grido, fratello minore di Ax, il primo dei tanti ospiti della serata) e L’uomo col cappello; Fedez parte con un medley (Ti porto con meTutto il contrarioFaccio brutto) e poi prosegue con 21 grammi, canzone tratta dall’album Pop-Hoolista; quindi insieme i due rapper salgono sulla pedana al centro del palco che li tiene sospesi in aria: è il segnale che dà il via al concerto vero e proprio con Comunisti col Rolex e Musica del cazzo, altro brano tratto dal disco best-seller dei due artisti milanesi.

Spazio ai duetti: con Rap’n’roll e Pensavo fosse amorespunta Gué Pequeno, Malika Ayane fa il suo ingresso sulle note di Sirene, mentre Levante e Stash si uniscono a Fedez e J-Ax per Assenzio. Nina Zilli entra in scena per Uno di quei giorni, Noemi duetta con Fedez in Amore Eternit, Sergio Sylvestre canta in L’Italia per me e Il Cile in Maria Salvador.

Ma è anche il momento di un giovane, Cris Brave, che da vita agli attimi più emozionati del concerto: il rapper bergamasco di 21 anni affetto da tetraparesi spastica, dopo essere stato introdotto con un video che racconta la sua storia, il giovane artista presenta un suo brano inedito, La panchina.

Per lui grandi applausi “E anche se resterai in panchina tutta la tua carriera, dopo tutti gli sforzi che hai fatto, e aver dato il massimo, sarai sempre sconfortato, ma almeno quella panchina non avrà rimpianti”, canta.

In chiusa arriva il messaggio della coppia, una dedica ai presenti e il saluto sul brano che ha dato inizio a tutto questo: Vorrei ma non posto uscito nel 2016 è stato il tormentone dell’estate di quell’anno, oltre che a diventare un simbolo per la coppia. “Senza questa canzone non avrei le due cose più belle della mia vita: la mia futura moglie e mio figlio“, dice Fedez. “Ti capisco perché senza mia moglie e mio figlio non potrei fare musica“, risponde J-Ax. Poi parte Vorrei ma non posto, che trascina la gente fino all’ultimo coro mentre i laser si intrecciano nell’aria e i fuochi d’artificio fanno il resto.