Vescovi in rivolta per “Like a Virgin” di Suor Cristina

23
Ott
2014
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Le critiche del mondo religioso dirette a Suor Cristina e alla sua scelta di cantare “Like A Virgin“ di Madonna come singolo apripista del suo imminente album non si sono fatte attendere troppo. Non solo la gente di chiesa, ma anche quella comune non riesce a trovare parole di apprezzamento per il debutto discografico della signorina Scuccia.

Il Sir, l’agenzia dei vescovi italiani, ha preso infatti una netta posizione a riguardo di quella che definiscono “un’operazione commerciale spericolata e furbetta”. Don Claudio Burgio, direttore del coro del Duomo di Milano, sul sito del settimanale Famiglia Cristiana auspica “che non sopraggiunga il divismo”.

Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa, Suor Cristina aveva “giustificato” la sua scelta assicurando che non si trattasse di una provocazione bensì di un tentativo di trasformare il famoso brano di Madonna in una preghiera laica. Il Sir, però, non ha nascosto le sue perplessità in merito a tali dichiarazioni:

“Laddove lo sfruttamento del binomio diavolo/acqua santa ha sempre molta presa sul pubblico, nemmeno agli americani di Sister Act sarebbe venuto in mente una simile mossa del cavallo. Il dubbio dell’uso strumentale della suora dalla voce d’angelo sorge spontaneo dopo i non brillanti risultati in termini di vendite e di pubblico post vittoria televisiva. Deinde per cui, chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato proprio una canzone di Madonna?”