Vasco Rossi ricorda il padre “Era orgoglioso di me anche quando non facevo un cazzo. Mi spiace che non abbia visto cosa ho combinato”

12
Dic
2018
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Vasco Rossi torna sui social con una nuova ora di storia, la rubrica ideata per raccontare la sua vita e dei momenti inediti, spesso sconosciuti al grande pubblico, per dialogare con i suoi fan. L’artista per il nuovo appuntamento con la rete sceglie un tema delicato.

Era il 31 ottobre 1979”scrive Vasco Rossi all’inizio del post che dedica al padre, del quale parla in modo così profondo per la prima volta.

ERA MIO PADRE” esclama ancora portando in rete l’immagine che lo ritrae, piccolo, accanto a Giovanni Carlo Rossi morto di lunedì, un malore improvviso nel camion. Alla mattina mi ha chiamato l’Ivana: Svegliati perché papà è morto. Poi sono andato a prenderlo a Trieste, perché era morto là.”.

Mi dispiace solo che mio papa non ha visto niente di quello che ho combinato. È mancato proprio quando ho cominciato. Ne sarebbe stato fiero. Lui era orgoglioso di me anche quando non facevo un cazzo” scrive ancora l’artista, la cui fama italiana purtroppo è arrivata dopo la scomparsa del padre.

Mio padre era del segno del Leone, è stato come se morendo mi avesse trasmesso la sua forza di carattere, come se una parte di lui avesse cominciato a vivere dentro di me.  La sua assenza improvvisa è diventata un momento chiave della mia vita. L’ultimo suo insegnamento fu: “Sparisco, così ti svegli”. E io mi sono svegliato.”.

Dopo la scomparsa del padre, Vasco Rossi è cresciuto con la madre Novella.